Torna la scuola e tornarno le proteste degli studenti riguardo diritti e caro libri. Tra le sigle sfilate davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito anche la Rete degli Studenti Medi ha organizzato un flashmob davanti al Mim in occasione della riapertura delle scuole su tutto il territorio nazionale.
“Oggi siamo davanti al Ministero per denunciare la situazione che i giovani e gli studenti vivono nel Paese – dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi -. Assistiamo infatti ad un diritto allo studio sempre più vilipeso e negato, in cui l’istruzione sta perdendo la sua funzione di ascensore sociale e di formazione dei cittadini”.
Studenti: “No a manganelli”
“Assistiamo – inoltre – ad una criminalizzazione dei giovani, attraverso provvedimenti e decreti che istituiscono nuovi reati così come sperimentiamo sulla nostra pelle azioni muscolari che censurano con i manganelli le nostre rivendicazioni e che trasformano gli spazi scolastici in istituti retti da ordine e disciplina”.
L’organizzazione quindi aggiunge: “Assistiamo al progetto dell’autonomia differenziata che smembra i servizi di welfare, a partire dalla scuola, andando ad aumentare di fatto i divari territoriali e sociali. Allo stesso modo assistiamo inermi a quanto sta accadendo in Palestina, con il governo Meloni che è immobile di fronte al genocidio in atto e non intraprende reali strade diplomatiche. Da domani – conclude – saremo davanti le scuole di tutta Italia per ribadire che questo governo non ci rappresenta: liberiamo il Paese”.
Divieto dello smartphone in classe
A partire dal prossimo anno scolastico 2024/2025 nelle scuole di tutta Italia sarà in vigore il divieto assoluto di utilizzo degli smartphone in classe, anche per fini educativi e didattici, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media.
Faranno eccezione solo i casi previsti dal Piano Educativo Individualizzato o dal Piano Didattico Personalizzato, per sostenere gli alunni e le alunne con disabilità, bisogni specifici per l’apprendimento o altre condizioni personali documentate. E per computer e tablet? Secondo la circolare saranno consentiti esclusivamente a scopo didattico e sotto la supervisione del personale docente. Lo ha deciso il ministro dell’istruzione Valditara con annesso dibattito pro o contro.
Nel nostro Paese, quasi il 38% degli studenti ammette di essere distratto dal proprio cellulare durante le lezioni, mentre il 29% si dice disturbato dall’uso che ne fanno i compagni. Questi dati, citati dallo stesso Ministro Valditara, sono stati raccolti dal rapporto 2023 del GEM (Global Education Monitoring) redatto dall’Unesco, agenzia delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Numeri supportati anche da numerose ricerche, sia in ambito scolastico che universitario.
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