Scuola, la riscossa dei classici: la notte dei licei aperti

Le iniziative venerdì in tutto Italia. Il grecista Federico Condello: “Il liceo classico è stato e può ancora essere un eccezionale strumento di democrazia e giustizia. Si capisce bene che a qualcuno dà fastidio”

La riscossa del liceo classico. Crescono le iscrizioni negli ultimi anni – nel 2019 furono il 6,8% rispetto al 6,7% dell’anno precedente – e le scuole dove si studia greco e latino si mettono in mostra. Per una notte. Succederà venerdì 17, dalle 18 a mezzanotte: 436 istituti celebreranno la sesta edizione della Notte nazionale del liceo classico offrendo al pubblico spettacoli, letture, dibattiti, degustazioni ispirate al mondo antico, cineforum. E una chiave di lettura del presente su grandi temi come i cambiamenti climatici e le migrazioni.
“Il nome dell’iniziativa può suonare malaugurante, ma diciamo che la “notte” vuole preludere a un’alba” commenta Federico Condello, filologo e grecista dell’università di Bologna, autore del libro “La scuola giusta. In difesa del liceo classico” (Mondadori). Un tema viene suggerito: la Sentinella dell’Agamennone di Eschilo per annunciare la luce di buone notizie. “Le buone notizie dell’Agamennone – osserva lo studioso – saranno l’aumento (o almeno la tenuta) delle iscrizioni alla scuola più amata-odiata del Paese? Può essere. Ma credo che, anziché attendere l’annuale verdetto delle preiscrizioni con l’ansia dei brokers che attendono le quotazioni di borsa, dovremmo capire e far capire cos’è il liceo classico”.
E’ il punto, in tempo di iscrizioni, del dibattito culturale e di una trasmissione del sapere che sta riscoprendo le “arti”, ovvero le discipline umanistiche, accanto alle scienze. Si veda l’acronimo “steam” (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics). E non è indifferente.
“Solo i suoi denigratori – o i suoi falsi amici – lo ritraggono come la “scuola del greco e del latino”, che vorrebbe dire, fatalmente, scuola per pochi o pochissimi – continua Federico Condello – Il liceo classico non è questo, bensì un ecosistema disciplinare ricco e complesso, che insegna metodi e attitudini intellettuali ben prima che materie, e che proprio per questo non “canalizza” precocemente i suoi studenti, ma li lascia liberi di maturare e orientare a piacere il loro talento. Questa è la sua forza straordinaria. E per questo il liceo classico è stato e può ancora essere un eccezionale strumento di democrazia e giustizia. Ben si capisce che a qualcuno dia fastidio”.
Ecco alcune iniziative nei classici in Italia. Per una notte, Leopardi incontrerà Dante, il teatro abbraccerà la danza e gli studenti si sfideranno in gare di citazioni. Sono solo alcune delle attività che lo storico liceo Giulio Cesare di Roma metterà in scena. Dalle 18 alle 24 studenti e ospiti riscopriranno la bellezza della cultura classica grazie a maratone di letture, esposizioni fotografiche, flash-mob di recitazione itineranti e interviste a scrittrici e giornaliste sulle figure femminili nella storia e nella contemporaneità.
Come ogni anno il liceo Gulli e Pennisi di Acireale (Catania) dalle 18 alle 24 aprirà le porte alla cittadinanza. “La Notte nazionale- racconta Rocco Schembra, ideatore dell’evento e docente di latino e greco al liceo Gulli e Pennisi – verrà inaugurata, in tutte le scuole che aderiscono all’iniziativa, con la proiezione simultanea del brano inedito ‘L’ombra delle nuvole’ del giovane cantautore fiorentino Francesco Rainero e sarà seguita dall’interpretazione di un elaborato ispirato ad un passo del ‘De causis plantarum’ di Teofrasto, opera che affronta i cambiamenti climatici determinati dall’intervento dell’uomo sulla natura”.
Il componimento scritto sul testo del filosofo di Ereso, è il brano vincitore del concorso di scrittura creativa realizzato da Gabriel Bianchi. Argomento centrale della notte nazionale del licei classici del 2020 è il rapporto tra individuo e natura attraverso un percorso teatrale, artistico, musicale. “Dall’acqua al fenomeno della migrazione – spiega la docente Pina Palella del liceo sicilian o- dal fuoco a quello della passione, toccando non solo le problematiche del nostro tempo, ma scandagliando i sentimenti dell’animo umano in uno stretto connubio tra passato e presente”.
A Bologna la notte dei licei apre le porte del Galvani e del Minghetti dalle ore 18 con iniziative culturali offerte dagli studenti alla città. Mentre alla libreria Coop Ambasciatori, alle 18.30, lo scrittore Alessandro Vanoli dialoga con i ragazzi del Minghetti sui loro consigli di lettura; a seguire il filologo Federico Condello e gli animatori di ArchivioZeta si cimentano in una prova aperta per la messinscena di un Agamennone di Eschilo.
Dalle 18, al liceo Berchet di Milano, sarà proiettato il film ‘I ragazzi della via Pal’ diretto dai berchettiani illustri Mario Monicelli e Alberto Mondadori, e si esibirà la band della scuola. Al classico Beccaria, invece, studenti e studentesse saranno protagonisti di numerose letture sceniche ispirate ai testi antichi o contemporanei, come ‘Il sistema periodico’ di Primo Levi, ma anche di uno spettacolo dedicato proprio al giurista milanese Cesare Beccaria. Per iscriversi, è possibile visitare i siti ufficiali dei licei.
“Come ogni anno, celebriamo le bellezze del mondo e della cultura antica mettendo in campo l’impegno di studenti e docenti per rappresentare con le arti immateriali il liceo classico” commenta la professoressa Loredana de Vita del liceo Pansini di Napoli. I ragazzi con i loro docenti, porteranno all’attenzione dei visitatori della scuola l’attualità del liceo classico, servendosi della moderna letteratura italiana e dell’inglese per affrontare temi molto vicini a loro come l’ecologia, la bulimia e l’anoressia. “Questa giornata per noi è la festa del liceo classico, che si rinnova e guarda con fiducia al futuro” le parole della dirigente del liceo Quinto Orazio Flacco di Portici Iolanda Giovidelli.
Anche al liceo Telesio di Cosenza è tutto pronto. La professoressa Daniela Filice, coordinatrice delle attività sottolinea: “Il tema scelto dalla nostra scuola è ‘La Tyche, padrona degli eventi umani’. Non possiamo dire se la fortuna esista o meno, ma certamente è un concetto che accompagna gli uomini da sempre. La cieca padrona del presente e del futuro, simboleggia l’incertezza della sorte che si muove in modo casuale e senza coscienza, una forza totalizzante che incide in modo determinante sulle nostre esistenze”.
repubblica.it

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