Sciopero scuola 29 novembre

Sciopero “per tutto il personale docente e dirigente, di ruolo e precario, in Italia e all’estero” proclamato da SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente; Sciopero generale “di tutte le categorie pubbliche e private” indetto da USB – Unione Sindacale di Base
Si comunica che per l’intera giornata del 29 novembre 2019 sono previste le seguenti azioni di sciopero:
– “sciopero per il comparto scuola per tutto il personale docente e dirigente, di ruolo e precario, in Italia e all’estero” proclamato da SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente con nota dell’ 14 ottobre U.s.;
– “sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private” indetto da USB – Unione Sindacale di Base – come da nota prot. 0071228 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione Pubblica del 13 novembre 2019.
Poiché le azioni di sciopero in questione interessano il servizio pubblico essenziale “istruzione”, di cui all’art. 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modifiche ed integrazioni e alle norme pattizie definite ai sensi dell’art. 2 della legge medesima, il diritto di sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla citata normativa.
Affinché siano assicurate le prestazioni relative alla garanzia dei servizi pubblici essenziali così come individuati dalla normativa citata, le SS.LL., ai sensi dell’art. 2, comma 6, della legge suindicata sono invitate ad attivare, con la massima urgenza, la procedura relativa alla comunicazione degli scioperi alle istituzioni scolastiche e, per loro mezzo, ai lavoratori nonché alle famiglie e agli alunni.
Le istituzioni scolastiche avranno cura di adottare tutte le soluzioni a loro disponibili (es: pubblicazione su sito web della scuola, avvisi leggibili nei locali della scuola, ecc. ) in modo da garantire la più efficace ottemperanza degli obblighi previsti in materia di comunicazione. Per lo stesso motivo la presente nota verrà pubblicata tra le news del Sito Web di questo Ministero.
Si ricorda inoltre, ai sensi dell’art. 5, che le amministrazioni “sono tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate per la relativa partecipazione”.
Dette informazioni dovranno essere raccolte attraverso la procedura acquisizione disponibile sul portale SIDI, sotto il menù “I tuoi servizi”, nell’area “Rilevazioni”, accedendo all’apposito link “Rilevazione scioperi” e compilando tutti i campi della sezione con i seguenti dati:
– il numero dei lavoratori dipendenti in servizio;
– il numero dei dipendenti aderenti allo sciopero anche se pari a zero;
– il numero dei dipendenti assenti per altri motivi;
– l’ammontare delle retribuzioni trattenute.
AI termine della rilevazione, come di consueto, sarà cura di questo Ufficio rendere noti i dati complessivi di adesione trasferendoli sull’applicativo Gepas del Dipartimento Funzione Pubblica e pubblicandoli nella sezione “Diritto di sciopero” seguendo il percorso del sito Web del Ministero Argomenti e servizi/Sistema di istruzione/Diritto di sciopero e comunque raggiungibile ali ‘indirizzo https://www.miur.gov.it/web/guest/dirittodi-sciopero. Nella stessa sezione verrà pubblicata la presente nota ed ogni altra eventuale notizia riguardante gli scioperi in oggetto, compresi i rispettivi dati di adesione.
Analogamente, al fine di garantire la più ampia applicazione dell’indicazione di cui all’art.5 citato, i Dirigenti scolastici valuteranno l’opportunità di rendere noti i dati di adesione agli scioperi relativi all’istituzione scolastica di competenza.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Scuola, domande di iscrizione dal 7 al 31 gennaio 2020. Un’App per guidare le famiglie nella scelta

Next Article

Bando PRIN 2017, in corso le procedure per il finanziamento dei progetti vincitori

Related Posts
Leggi di più

Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta

Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera