Scampia, tutto pronto per l’università: le prime lezioni ad ottobre

Sistemati gli arredi nell’ex Vela H che ospiterà Professioni sanitarie.

Intorno al 10 ottobre inizieranno i corsi di professioni mediche nella nuova università di Scampia. Tra un mese, quindi, circa tremila studenti potranno iniziare a seguire le lezioni. Ieri operai al lavoro per ultimare la sistemazione degli ultimi arredi e nei prossimi giorni arriverà l’annuncio ufficiale: l’anno accademico potrà partire.

Medicina a Scampia

E si tratta del primo nella facoltà che ha trovato casa a Scampia. Si corona così un progetto iniziato circa 16 anni fa, andato avanti tra ritardi, stop improvvisi e polemiche, ma fortemente voluto da Gaetano Manfredi, prima nel ruolo di rettore e poi in quello di sindaco. Gli ultimi passaggi formali erano stati espletati a luglio quando a luglio il primo cittadino e il rettore Matteo Lorito annunciarono in un comunicato congiunto la “chiusura del cantiere della Federico II che ospiterà i corsi di laurea in Professioni sanitarie”.

Nella seconda settimana di ottobre, quindi, si inaugura l’anno accademico nel complesso realizzato su progetto redatto da Vittorio Gregotti che sorge nell’area in cui prima incombeva come un mostro di cemento la Vela H, poi rasa al suolo. Si tratta di un’area di complessivi 21 mila 380 metri quadri in cui saranno aperti la maxi aula magna per circa 600 posti, aule su vari livelli del complesso a forma di cilindro (per 1500 posti). Nel III, IV e V piano saranno attivi gli ambienti destinati alle funzioni sanitarie. La struttura ospiterà anche punti informativi, spazi per il ristoro, un college store, edicole, segreterie, una biblioteca, laboratori didattici e multimediali.

La riqualificazione

La facoltà ospiterà anche un nucleo di medicina del territorio, con diagnostica, laboratori e ambulatori aperti al quartiere. La nuova facoltà realizzata grazie a 50 milioni messi dalla Regione e a 7 del Comune ospiterà corsi di Infermieristica, Infermieristica pediatrica, Ostetricia, Scienze riabilitative di Professioni sanitarie, dell’area tecnico-diagnostica. E accanto all’apertura della facoltà dovrebbe arrivare a giorni il via libera alla nuova fase del “Restart Scampia” il progetto di riqualificazione del quartiere.

Si partirà a breve, così assicura la vicesindaca Laura Lieto. Previsti lavori per la realizzazione di 50 alloggi temporanei, che sorgeranno sulle macerie della Vela A, l’ultima ad essere abbattuta, e qui saranno trasferiti temporaneamente gli abitanti degli altri edifici da demolire (Vele C e D). Poi saranno costruite 350 nuove case definitive.

Il finanziamento del Pnrr

Per ridisegnare volto e, si spera, futuro di Scampia il Comune ha altri 70 milioni a disposizione dopo aver ottenuto l’ammissione al finanziamento targato Pnrr nell’ambito della misura Piani urbani integrati. Soldi che si aggiungono ai quasi 57 milioni già a disposizione. Si attende “l’accordo quadro lavori” che è una procedura di ordine generale che apre alle candidature di imprese e raggruppamenti che vogliono realizzare il progetto. A questo si aggiunge la terza procedura voluta dalla giunta del sindaco Gaetano Manfredi: un processo di coprogettazione e una manifestazione di interessi che ha come obiettivo prevalente la realizzazione di servizi di prossimità e di attività diversificate. In un anno le procedure dovranno essere completate. 

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