Roma, liceo Plauto occupato. Gli studenti del Tasso: “Fermiamo l’occupazione ma ascoltateci”

Gli studenti a Corriereuniv: “Abbiamo il servizio bar con l’applato bloccato da un decreto e non sappiamo nulla sulla futura succursale”

Il Collettivo del liceo Tasso rende noto di aver ‘disoccupato’ la scuola. “Noi studenti siamo usciti da scuola con sette giorni di occupazione alle spalle, ma prima di quanto ci eravamo prefissati, per una scelta precisa di responsabilità.

Il fine di questa nostra protesta, in comune con le altre scuole, è quello di ottenere un tavolo di confronto con il ministero dell’Istruzione e del merito, con l’Ufficio scolastico regionale e con la Città metropolitana, tavolo dove poter portare le nostre proposte per una scuola migliore”, spiegano i ragazzi. E ancora: “La nostra trattativa di questi giorni con i rappresentanti delle istituzioni – proseguono – ha avuto come obiettivo l’avvio del tavolo. Siamo consapevoli di aver causato un disagio, in primis ai docenti e agli studenti delle singole scuole, ma come coordinamento di licei della città abbiamo ritenuto che questo fosse il modo piu efficace per ottenere una risposta dalle istituzioni”.

“Ci è stato ora riferito che tutte e tre le istituzioni sono pronte ad avviare un confronto e ad ascoltarci: un passo avanti, raggiunto grazie alla nostra azione, e il riconoscimento che il ministero è consapevole delle esigenze degli studenti. Forti di questa riflessione, abbiamo deciso di fare anche noi un passo in avanti nella direzione di un dialogo costruttivo, uscendo oggi dalla nostra scuola. Siamo fiduciosi che le istituzioni manterranno l’impegno e attendiamo l’indicazione dei tempi e delle modalità per un confronto costruttivo, che eviti il ricorso a forme di protesta studentesca”.

Occupato il liceo Plauto

Se un’occupazione viene terminata, un’altra inizia nel caldo inverno che sta vedendo molti licei e istituti romani venir occupati dagli studenti. “Gli studenti del liceo Plauto hanno deciso di occupare la propria scuola. Questo avviene a seguito di una scelta collettiva e di determinati ragionamenti politici presentati.confrontati e portati in fine a sintesi dagli studenti del nostro istituto. Abbiamo scelto questa forma di protesta in quanto abbiamo sentito, particolarmente negli ultimi mesi, l’esigenza di far arrivare la nostra voce e le nostre proposte ben oltre la presidenza del nostro istituto, ci rivolgiamo infatti direttamente al Ministero dell’istruzione e del “merito”, a tutto il governo in carico e al sistema sociale ed economico in cui viviamo”, scrivono in una nota gli studenti occupanti del liceo romano.

Secondo il decreto legislativo numero 36 entrato in vigore il giorno 1° luglio la scuola non ha più la facoltà di fare fare d’appalto per la cessione di altre attività. Un blocco del servizio bar che aspetta di essere riassegnato. “Nonostante la grande responsabilità dell’istituzione rimaniamo perplessi, in quanto il decreto è stato prima approvato ad aprile, ma già da luglio è entrato in vigore, possibile che in quasi 8 mesi non siamo riusciti ad arginare il problema“, dichiarano gli studenti a Corriereuniv. Non solo. “Durante l’ultimo consiglio d’istituto abbiamo chiesto novità per quanto riguarda la futura succursale in Via Renzini 48 che, ricordiamo, dovrebbe entrare in funzione per questo settembre”.

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