Ricerca anticamera della prevenzione

Interferenti endocrini e ambiente, gli elementi sostanziali che concorrono alla salute riproduttiva dell’uomo. Presentati i risultati della ricerca Previeni.

Interferenti endocrini e ambiente, gli elementi sostanziali che concorrono alla salute riproduttiva dell’uomo. Presentati i risultati della ricerca multidisciplinare Previeni, presso Università Sapienza, che ha visto coinvolti ricercatori nel campo ambientale (Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena), tossicologico (Istituto Superiore di Sanità) e clinico (Università Sapienza e Ospedale Sant’Andrea di Roma) congiuntamente all’attiva partecipazione del WWF Italia. Il progetto evidenzia il legame indissolubile tra la salubrità dell’ambiente e la riproduttività dell’uomo.

Si definiscono interferenti endocrini quelle sostanze chimiche presenti nell’ambiente, negli alimenti, negli oggetti di uso quotidiano che possono alterare l’equilibrio dei sistemi ormonali sia nella specie animale che umana, compromettendo le funzioni biologiche, quali lo sviluppo e la fertilità.  Tra cui, le diossine, i perfluorati (PFOS- PFOA) e flatati (DEHP).

Gli adulti delle aree metropolitane e dei centri urbani di minori dimensioni sono esposti in maniera prolungata e continua ad una miscela di interferenti endocrini nell’ambiente e nella vita quotidiana. Si è dimostrato che le persone affette da infertilità sia maschile che femminile (in ugual proporzione) e/o da patologie riproduttive, quali l’endometriosi presentano livelli più alti di inquinanti e alterazioni cellulari che comportano alterazioni a livello ormonale.

Un’alterazione che può operare anche a livello trans generazionale, dalla madre al feto, inducendo eventuali alterazioni, non visibili al momento della nascita, come ad esempio l’infertilità nella vita adulta. “Dall’elaborazione dei dati relativi alle coppie madre-bambino si osserva un marcato passaggio trans-generazionale di ftalati e BPA ad indicare che la placenta non costituisce un filtro sufficiente per queste sostanze” dichiara Donatella Caserta del Dipartimento Salute della Donna e Medicina Territoriale (Sapienza-Ospedale Sant’Andrea).

Il progetto PREVIENI è supportato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, accogliendo le sollecitazioni della comunità scientifica, della società civile e dei regolamenti europei. In particolare, con l’adozione del D.M. 22/11/2007 del Piano Nazionale per l’attuazione del regolamento REACH sulle sostanze chimiche che prevede l’azione coordinata dei Ministeri dell’Ambiente, Salute e Sviluppo Economico).

La ricerca dunque, assume una rilevanza socio-politica di alta entità nelle politiche di prevenzione, inducendo una riflessione individuale e collettiva per un futuro umanamente sostenibile.

Interventi quali la tutela dell’ambiente, la regolamentazione degli interferenti endocrini, l’aggiornamento dei controlli e last but non least, l’informazione capillare ai cittadini attraverso un’intensa campagna di divulgazione, contribuiscono a sanare il nostro futuro.

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