Protesta delle tende, giallo sui 660 milioni per il caro affitti: il Governo prima ritira l’emendamento e poi lo ripresenta

Dopo gli annunci della scorsa settimana l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di cambiare strategia sul fronte dell’emergenza abitativa per gli studenti. Ritirato l’emendamento al dl sulla Pubblica amministrazione verrà ripresentato ad un altro provvedimento. Scatenate le opposizioni: “Studenti beffati”.

Il governo ha ritirato l’emendamento che sbloccava 660 milioni per l’emergenza alloggi che vede da giorni ragazzi occupare con tende gli ingressi delle principali università italiane. La proposta di modifica era stata presentata al decreto sulla pubblica amministrazione dello scorso aprile e rilanciata dalla ministra Bernini come risposta concreta da parte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni alla protesta delle tende.

Subito dopo è arrivata la replica della maggioranza annunciando l’intenzione di depositare l’emendamento della discordia ad un altro decreto: un omnibus con norme su Inps, Inail, sugli Enti Lirici ed altro ancora, che sarà esaminato dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio. “La decisione è per evitare il rischio di inammissibilità per estraneità di materia” dicono fonti della maggioranza.

Una notizia, quella del ritiro dell’emendamento, che però ha fatto scatenare le opposizioni. “Il governo Meloni è riuscito a fare l’impensabile e a collezionare un’altra clamorosa figuraccia. Dopo i roboanti annunci sui 660 milioni da destinare al caro affitti, è arrivato un nuovo dietrofront e in commissione l’esecutivo ha ritirato il suo emendamento con il quale dare supporto agli studenti costretti a pagare costi esorbitanti per un letto – ha tuonato Francesco Silvestri, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera –  Tra l’altro, a rendere il tutto ancor più ridicolo, c’è che quello del governo Meloni era un vero e proprio bluff visto che quelle annunciate e poi ritirate, non erano nuove risorse, ma quelle già previste nel Pnrr. Purtroppo il governo sceglie di vivere di sola retorica, ma al Paese serve la sostanza”.

Intanto la protesta delle tende va avanti. Stamattina presidio degli studenti universitari di “Cambiare rotta” si sono ritrovati davanti alla sede della presidenza della Regione Toscana. Un gruppo di studenti hanno piantato una tenda anche in piazza del Duomo per chiedere un deciso cambio di passo nelle politiche abitative e non solo. “Siamo qua, come in tutta Italia, davanti le sedi delle Regioni per dire basta al caro vita e al caro affitti che sta colpendo gli studenti, ma anche tutte le classi popolari- spiega Maria Francesca Satta, rappresentante del movimento- sappiamo che la Regione non può agire, non chiediamo un tavolo alla Regione ma chiediamo un tavolo al ministero dell’Istruzione e delle Infrastrutture per trovare delle soluzioni. Abbiamo buttato giù quattro proposte che vanno dall’istituzione di nuovi studentati al fatto che i privati lascino le loro proprietà in modo che diventino pubbliche e comprendono anche la creazione di un reddito studentesco, in modo che lo studente possa essere autonomo e gestire le proprie spese e possa vivere”.

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