Proposta shock: abolire la bocciatura. Costa troppo

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Mentre in Italia si cerca di introdurre nel sistema scolastico e universitario il valore della meritocrazia, nella Bassa Sassonia c’è chi propone di adottare l’abolizione della bocciatura in tutte le scuole del Bundesland.
A proporlo è la coalizione Spd Verdi, la nuova sinistra di Hannover.

La bocciatura non è soltanto troppo umiliante ma costa anche troppo.

Ad affermarlo, del resto, erano stati anche gli esperti dell’Ocse, che avevano ricordato che la spesa si aggira intorno ai 10mila e ai 15mila dollari all’anno.
In Spagna, Belgio e Olanda, poi, i ripetenti riescono ad incidere sul 10% del budget complessivo per l’educazione.

Ad essere bocciati sono prevalentemente i figli dei meno abbienti. Secondo la ricerca di Skuola.net, infatti, si tratterebbe del 23,4% di coloro che frequentano un istituto professionale e del 20% degli studenti degli istituti tecnici.

Bassissima la percentuale nei licei classici, tradizionalmente frequentati da studenti con possibilità economiche maggiori.

Per Il Fatto Quotidiano, l’idea di abolire la bocciatura è plausibile.
“Non abbiamo bisogno di una strage che colpisca ancora e sempre le classi sociali più deboli. Abbiamo bisogno di una scuola che non umilia ma che comprende e che aiuta a migliorare. Penso ad una scuola dove chi deve essere bocciato abbia un aiuto in più, un programma didattico che si adegui al percorso umano, più docenti ‘specializzati’ al recupero. Una meritocrazia che non sia concorrenza e che non crei ansie”.

AZ

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