Un posto da ricercatore ma per soli uomini: è l’ avviso pubblico del Policlinico universitario di Messina comparso all’interno di un bando per l’assunzione a tempo determinato (12 mesi) di un ricercatore aggiunto under40 con un compenso di 40 mila euro lordi per un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea con i Fondi Next Generation Eu, destinato a migliorare la prevenzione del cancro al seno in donne ad alto rischio.
La denuncia
A far emergere il caso Massimo Minerva, anestesista, presidente di Als, l’Associazione Liberi Specializzandi: “Con questo bando vogliono far vincere qualcuno? Che significa il fatto che al Policlinico di Messina cercano solo un maschio per quel ruolo? Non c’è più ritegno” ha detto al Corriere della Sera.
“Abbiamo già tante donne”
“Credo che questo brutto svarione formale nasca perché un ricercatore ha abbandonato il ruolo per un incarico migliore. Può darsi pure, paradossalmente, un fatto di gender balance nel senso che nel team lavorano già molte donne. Detto questo, il bando è formulato male” ha provato a giustificarsi il dottor Paolo Giorgi Rossi “principal investigator” del progetto.
La ministra Roccella: “Bene la rettifica”
La bufera però sollevata soprattutto sui social ha convinto il Policlinico a fare marcia indietro e a modificare il bando che verrà ripubblicato lunedì. Sul caso era intervenuta anche la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella: “Bene la rettifica. Sarebbe paradossale che mentre si fa di tutto per promuovere il lavoro femminile e la rimozione del gender gap nella scienza, proprio in ambito scientifico per giunta con fondi del Pnrr, si prevedessero incarichi per soli uomini”.
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