Un cuore di bovino in classe per sensibilizzare gli studenti al tema della donazione di sangue: è la singolare lezione andata in scena in un istituto superiore di Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena. A renderlo noto è la Lav che ha accusato l’Avis (incaricata di svolgere la lezione a scuola) di aver fatto una scelta macabra.
L’accusa della Lav
“Il medico incaricato della lezione ha portato in diverse aule scolastiche un vero e proprio cuore di bovino, avvolto in carta da macelleria. Attività di questo tipo dovrebbero insegnare ai ragazzi i valori dell’altruismo, mentre l’esibizione di un animale macellato, come se si trattasse di un mero oggetto, va in direzione opposta – è la denuncia di Lav Modena – Abbiamo raccolto la segnalazione dei genitori. Le lezioni di Avis dovrebbero insegnare ai ragazzi i valori dell’altruismo e dell’empatia, mentre l’esibizione di una parte di animale macellato, come se si trattasse di un semplice oggetto, va in direzione contraria. È inoltre stupefacente che un operatore Avis ignori le più basilari norme di igiene e biosicurezza”.
La difesa di Avis
L’Avis, l’associazione dei donatori di sangue, conferma l’accaduto, ma precisa: “Queste attività nelle scuole sono conosciute e vengono utilizzate anche in altri istituti e non soltanto da Avis. Ovviamente nessun animale è stato ucciso per questa finalità. Possiamo senza problemi escludere – spiegano – questa precisa tipologia nelle prossime attività e focalizzarci, al contrario, solo su altri strumenti già noti, come slide o cuori di plastica”.
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