Più mense contro la dispersione scolastica: in arrivo 600 milioni di euro di investimenti

Durante l’audizione in Parlamento il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha confermato lo stanziamento di oltre 600 milioni di euro con fondi del PNRR per lo sviluppo delle mense nelle scuole italiane. E sui docenti tutor: “Partiamo a settembre”.

Seicento milioni di euro di investimenti per le mense anche per cercare di limitare il più possibile la dispersione scolastica. È quanto ha annunciato oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in audizione in commissione Istruzione in Senato.

“Il tempo mensa – ha detto Valditara – è indiscutibilmente compreso nel tempo scuola in quanto esso condivide le finalità educative proprie del progetto formativo scolastico di cui esso fa parte. Aggiungo che la complessità e l’importanza del fenomeno della dispersione scolastica e dell’abbandono richiedono politiche e progettualità di varia natura. Al riguardo, merita un particolare richiamo il potenziamento dei sistemi di vigilanza delle assenze e di segnalazione dell’evasione scolastica, per attivare tempestivamente azioni mirate al reinserimento, in tempo utile, dell’alunno e al recupero della regolare frequenza”.

Nel corso dell’audizione poi il ministro è stato sollecitato anche riguardo al tema della riorganizzazione dei plessi con il rischio, come hanno denunciato i sindacati, di un taglio indiscriminato di scuole soprattutto nelle regioni del sud. “Non chiudiamo nessun plesso scolastico mentre evidenzio che non ci sono più docenti disponibili ad andare nelle aree disagiate – ha aggiunto Valditara – il tema degli incentivi che ritengo debba essere previsto anche per la scuola, come è avvenuto per altre categorie”.

Confermata poi la partenza del docente tutor per il prossimo anno scolastico. “Il tutor e il docente orientatore saranno attivi già a partire dall’anno scolastico 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado” ha concluso Valditara.

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