Pisa, la battaglia degli studenti di Sinistra Per

piazza dei cavalieri

Ancora polemiche su Piazza dei Cavalieri a Pisa. Riceviamo e pubblichiamo la nota degli studenti di Sinistra Per relativa alle proposte per tornare alla promozione di uno degli spazi pubblici più famosi della città.

“Su Piazza dei Cavalieri abbiamo già avanzato le nostre proposte: anziché tornare a militarizzare le piazze come fatto in passato, è opportuno varare alcune misure di buon senso (cestini e bagni pubblici per dare la possibilità a chi frequenta la piazza di non sporcare) e la promozione di spazi pubblici di socialità nell’area urbana aperti e accessibili anche alle forme di espressione culturale che sorgono dal basso e che troppo spesso non trovano spazi per potersi esprimere.

Constatiamo come l’invito ad affrontare la questione in termini politici e non dal punto di vista dell’ordine pubblico è stato nei fatti rigettato dall’amministrazione comunale. La vicenda è stata interamente delegata alla Prefettura e al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, rinunciando all’individuazione di una soluzione politica e soprattutto provocando un clima che denunciamo, fatto di verbali e denunce da parte di agenti in borghese per comportamenti che non hanno recato danni né disagi a niente e a nessuno.

 Ci sembra, tuttavia, che il nodo della questione sia più profondo. Il livello del dibattito che si sta sviluppando nei principali giornali cittadini è molto basso – proseguono gli studenti – e non affronta i reali problemi che stanno alla base della questione. Non li affronta perché non c’è la capacità o la volontà di comprendere la situazione studentesca in questa città.
“Senza di noi Pisa muore”: era questo il grido che emerse dagli studenti fuori sede nell’estate di due anni fa, al culmine di un percorso di partecipazione scaturito proprio dalla militarizzazione di Piazza dei Cavalieri.
Oggi ci sentiamo ancora una volta di rappresentare quel disagio. Infatti, la presenza degli studenti emerge solo quando viene contrapposta alle esigenze dei residenti, eppure esiste un vuoto clamoroso di dibattito pubblico e di confronto politico circa la negazione di sostanziali diritti e di servizi fondamentali a chi non è residente ma abita da anni la città di Pisa, come i 20.000 studenti fuori sede.
Pretendiamo che la discussione sull’integrazione studenti-città individui fra le sue priorità il contrasto degli affitti a costi esorbitanti e in nero che chiunque sia venuto a studiare a Pisa ha dovuto fronteggiare, l’attuale esclusione degli studenti fuori sede da ogni forma di welfare municipale e il necessario potenziamento delle politiche culturali e la promozione dell’associazionismo giovanile.
Pretendiamo che su questi punti critici e sulla questione Piazza dei Cavalieri ci sia un reale confronto politico con l’amministrazione cittadina – conclude la nota – e con tutte le componenti della città nell’ottica di costruire soluzioni condivise e di mettere da parte la strada facile, ma repressiva ed inefficace, che affida le questioni politiche alle autorità dell’ordine pubblico. Ci rivolgiamo anche alle forze politiche della città, perché riteniamo che sia urgente un’interrogazione in consiglio comunale sui temi che stiamo sollevando come studenti fuori sede”
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