Anche quest’anno l’istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello sospenderà le lezioni e resterà chiuso il giorno della festa di fine Ramadan. A deciderlo è stato il consiglio d’istituto, che è frequentato da un 43% di alunni di nazionalità non italiana. Lo scorso marzo, la decisione del preside di chiudere la scuola per la fine del Ramadan ha generato un terremoto politico, con il ministro Giuseppe Valditara che ha chiesto di rettificare la delibera di chiusura. L’istituto, che aveva incassato anche la solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fu costretto alla fine a rinunciare a due giorni di vacanza nel ponte del Primo Maggio per poter mantenere la chiusura del 10 aprile.
Pioltello
La maggior parte degli studenti dell’Istituto Iqbal Masih di Pioltello, Comune alle porte di Milano, proviene da Egitto, Marocco e Pakistan ed è di fede islamica. Questa volta la data scelta dal consiglio d’istituto per la sospensione delle lezioni in occasione della fine del Ramadan è il 31 marzo 2025. «La scelta di tenere chiusa la scuola è in linea con lo scorso anno, una decisione presa all’unanimità dal consiglio d’istituto. Noi attendiamo, come ci aveva detto, che arrivi il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara», commenta Ivonne Cosciotti, sindaca di Pioltello.
Come già accaduto lo scorso anno, la decisione del consiglio d’istituto ha generato nuove polemiche politiche, ancora una volta da parte della Lega. L’eurodeputata Silvia Sardone, che per prima sollevò il caso lo scorso marzo, parla di “una scelta sbagliata”, perché “impone un’integrazione al contrario costringendo tutti gli studenti, anche di fedi diverse, a stare a casa per una festa religiosa che non ci appartiene”. Secondo l’esponente del Carroccio, è in corso “una deriva pericolosa che dimostra tra l’altro che lo ius scholae non serve se la scuola, invece di integrare, insegna a dimenticare la nostra cultura a favore di altre religioni”.
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