Perugia capitale della DAD: record negativo di lezioni in presenza. La rabbia degli studenti

Più giorni in Didattica a Distanza di tutte le altre province d’Italia: questo è il triste primato che le studentesse e gli studenti delle superiori della provincia di Perugia si sono aggiudicati in questi giorni. La situazione è ancora più grave per i liceali che non hanno avuto la possibilità di tornare in classe per svolgere attività di laboratorio come negli istituti tecnici: si arriva a soli 35 giorni in presenza su 158.

“La governatrice Tesei e la sua giunta continuano a parlare di numeri da zona gialla e a chiedere riaperture dei negozi senza però nemmeno pensare ad un piano di riapertura delle scuole – dichiara Matias Cravero, coordinatore di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria – Servono investimenti in trasporti, contact tracing e diritto allo studio per riaprire le scuole in sicurezza. La provincia di Perugia è maglia nera in Italia per giorni di chiusura: serve un cambio di passo immediato. Le istituzioni non possono dimenticarsi degli studenti umbri e delle loro difficoltà.”

“Non c’è bisogno di insistere di più sui dati, perché lo diciamo da tempo: questo è un disastro educativo senza precedenti – aggiunge – e la responsabilità di non aver saputo gestire questa fase così complessa cade interamente sul governo della Regione Umbria, che in un anno e mezzo ha dimostrato a tutti quali non sono le sue priorità. Scuola, sanità, trasporti e servizi pubblici in generale sono stati dimenticati. Non è possibile che i diritti delle studentesse e degli studenti continuino a venire calpestati in questo modo”.

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