Pannelli fotovoltaici su ogni scuola per creare una centrale elettrica diffusa in tutta Italia e dare così una risposta alla crisi energetica che stiamo attraversando: è questa la proposta dell’Associazione Nazionale Presidi dopo l’incontro con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che si è tenuto questa mattina.
“Con i fondi del Pnrr gli enti locali potrebbero installare pannelli solari fotovoltaici sui solai di ogni edificio scolastico, realizzando di fatto una vera e propria centrale elettrica diffusa senza precedenti – è l’idea di Antonello Giannelli, presidente di Anp – Le scuole diventerebbero così un esempio concreto di transizione ecologica e sosterrebbero il Paese oltre che essere un’opportunità educativa per studenti, alunni e famiglie”.
“Se fossero coinvolti tutti gli edifici scolastici presenti nel nostro Paese (oltre 40.000) – ha spiegato Giannelli – si potrebbe creare energia più o meno come una centrale di media potenza. Il tempo non è molto perché abbiamo pochi mesi davanti a noi prima del prossimo inverno. Se la politica cogliesse subito questa opportunità sarebbe un segnale edificante di progresso civico, di consapevolezza e di determinazione. I giovani da tempo, ci chiedono di impegnarci di più per salvare il nostro pianeta: iniziare dalle scuole sarebbe non solo molto utile ma avrebbe anche un altissimo valore simbolico. In tempi bui come quello che stiamo vivendo sentiamo, a maggior ragione, la responsabilità di dover lavorare per lasciare a tutti un futuro migliore”.
Un’idea che sembra trovare subito un convinto appoggio anche all’interno del Ministero dell’Istruzione. “Plaudo convintamente alle parole del presidente Giannelli – ha commentato la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia – Si tratta di una delle misure contenute già nel Piano ‘RiGenerazione Scuola’, che prevede proprio la graduale riqualificazione energetica delle scuole con lo stanziamento di fondi ad hoc grazie al PNRR, con l’obiettivo di rendere ciascun istituto una comunità energetica in grado produrre, accumulare e consumare energia in maniera autonoma. Si tratta di un modello promosso e sviluppato grazie al Movimento 5 Stelle, che da tempo ha inserito le comunità energetiche tra le priorità in materia di politica energetica, dimostrando lungimiranza vista la grave crisi energetica che ci troviamo davanti”.