Pane e olio a mensa per gli alunni morosi ed esplode la polemica. La Giunta toscana interviene sul caso della mensa scolastica di Montevarchi, sollecitando l’amministrazione comunale a rivedere il regolamento per garantire un pasto completo a tutti i bambini, senza penalizzazioni legate alla morosità delle famiglie. La richiesta è contenuta in una mozione del Partito Democratico, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana, in risposta alla decisione della sindaca Silvia Chiassai di introdurre un menù ridotto per gli alunni le cui famiglie non pagano la mensa.
Il provvedimento, sostenuto da Pd, Italia Viva e M5S, prevede anche l’avvio di un confronto con le amministrazioni comunali toscane, con l’obiettivo di individuare modelli di gestione della refezione scolastica che garantiscano inclusione e accesso universale al servizio, evitando discriminazioni sociali.
Secondo Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd, “è sbagliato far ricadere sui bambini le difficoltà economiche delle loro famiglie. Il momento del pasto è essenziale per la socializzazione e l’educazione, ed è inaccettabile creare differenze tra gli studenti”. Ceccarelli ha anche sottolineato il silenzio del centrodestra sulla questione, evidenziando l’imbarazzo politico che la decisione ha generato.
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