Outplacement, in un libro i metodi per ricollocare i professionisti nel settore pubblico

outiplacement carrocci

Outplacement e impiego. L’Outplacement Collettivo in Italia, argomento sul quale fino ad oggi si è scritto molto poco, al centro del nuovo libro di Teresa Maggiore (esperta di Outplacement per conto dell’ICCI) e Maurizio Carucci (cattolico, è giornalista economico dell’Avvenite). Il volume, che vanta la prefazione di Carlo Dell’Aringa, è diviso in tre parti:  La storia dell’Outplacement Collettivo in Italia
, la metodologia e il supporto alla ricollocazione professionale nel pubblico. Nella prima parte del volume vengono citati grossi progetti privati e affrontati con particolare attenzione i casi dell’Italsider di Bagnoli, di Genova Campi. Ad arricchire il lavoro documentario anche interviste all’allor Segretario Generale Uil Liguria, Angelo Massa, al direttore centrale delle Risorse Umane Italsider/Ilva Massimo Consolini e a Crescenzio Sepe, attuale arcivescovo di Napoli. La testimonianza di Monsignor Molinari invece viene riportata per il suo ruolo di responsabile dei cappellani del lavoro genovesi.

Nella seconda parte del progetto gli autori approfondiscono la metodologia dell’outplacement. Dalla progettazione al lancio di una qualunque. Fin qui dunque gli autori dimostrano che se applicato correttamente, l’outplacement porta a dei risultati importanti garantendo la ricollocazione di almeno l’80% delle risorse  Nell’ultima parte del libro invece  si cerca di dimostrare che, quando nei capitolati dei Bandi è riconosciuta economicamente la fase dello scouting e viene incentivata con bonus la ricollocazione numerica dei disoccupati in carico, e quando a svolgere l’attività sono prevalentemente Agenzie per il Lavoro autorizzate dal Ministero all’Attività di Supporto alla Ricollocazione Professionale, le percentuali di ricollocazione di alzano quasi al livello delle attività di Outplacement Collettivo nel privato.

Vengono così riportati stralci dei documenti conclusivi di tre progetti piuttosto diversi fra loro che coprono una periodo che va dal 2002 al 2008. I progetti scelti si svolsero in tre province di regioni diverse (Liguria, Toscana e Piemonte) ed erano mirati a tipologie eterogenee di popolazione assistita. In ognuno dei progetti, durante il periodo previsto dal singolo Bando, furono ricollocati oltre il 60% delle persone assistite.
Anche in questa parte l’illustrazione dei progetti è corredata dalle interviste ai tre Assessori provinciali alle Politiche del lavoro (Donatella Ramello, Anna Romei e Domenico Priora) che approvarono i Progetti nella logica di supportare le crisi occupazionali dei territori che amministravano con uno strumento innovativo di politiche attive del lavoro come l’Outplacement Collettivo.

 

 

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