Prof ucciso, la figlia: “io l’ho fatto a pezzi ma era già morto”

Schermata 2013-01-31 a 09.56.23

Stefania Chiurco, la figlia, trentottenne, del pensionato settantaduenne Riccardo Chiurco, ucciso e fatto a pezzi a Trebisacce (Cosenza), continua a negare di avere assassinato il padre. La donna, secondo quanto si apprende da fonti investigative, avrebbe raccontato di aver trovato, il 28 dicembre scorso, il corpo del padre tagliato in due, in due sacchi, che erano stati messi da qualcuno davanti alla porta della sua abitazione. Lei, per non essere accusata dell’omicidio, avrebbe preso i sacchi e sezionato ulteriormente il corpo del padre, per nasconderne poi i resti. Ma il racconto non sembra aver avuto molto credito tra gli inquirenti. La Procura della Repubblica di Castrovillari ha disposto l’autopsia sui resti dell’uomo. ”Si, e’ vero. L’ho fatto a pezzi. Ma non l’ho ucciso io. L’ho trovato gia’ morto”. Cosi’ Stefania Chiurco, la 38enne accusata di avere ucciso il padre a Trebisacce, ha risposto ai carabinieri che fino alla tarda serata di ieri l’hanno sentita in caserma. La donna ha ammesso parzialmente la sua responsabilita’ sostenendo pero’ di avere trovato il padre gia’ morto e tagliato in due pezzi.

Una versione che viene ritenuta tuttavia poco credibile dagli investigatori. Al termine dell’interrogatorio e’ stata sottoposta a fermo e ora si trova nel carcere di Castrovillari. Intanto continuano i sopralluoghi degli esperti dell’Arma. Oggi sara’ visitata l’abitazione a Perugia dove Stefania Chiurco frequentava l’universita’ da fuori corso alla facolta’ di medicina
La vittima e’ Riccardo Chiusco, di 72 anni. A scoprire il delitto, sono stati i vigili del fuoco ed i carabinieri, chiamati dopo che dall’appartamento in cui vivevano padre e figlia non rispondeva nessuno. I militari sono intervenuti dopo che alcuni familiari di Chiusco avevano segnalato che dell’uomo non si avevano piu’ notizie da alcuni giorni.

 

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Un posto al Sole... il 24 Ore!

Next Article

L'università laurea i primi educatori

Related Posts