Orientasud, due giovani su dieci non sanno cosa fare dopo il diploma

Il dato è emerso nel corso del convegno inaugurale della tredicesima edizione di Orientasud. Da oggi e fino a sabato presso la stazione marittima di Napoli.

Diecimila giovani  da tutto il Sud Italia per prendere parte alla giornata inaugurale di Orientasud, il salone delle opportunità allestito presso la stazione marittima di Napoli e che andrà avanti fino a sabato 13. “Presentarsi preparati all’appuntamento col futuro e battere la disoccupazione in classe” – queste le finalità della manifestazione sintetizzate durante il convegno introduttivo da Mariano Berriola, presidente della kermesse.

“La Regione Campania sta creando le condizioni per fornire ai giovani il filo d’Arianna utile ad uscire dal labirinto della disinformazione”- ha rassicurato Severino Nappi, assessore regionale al lavoro. “Donne e  giovani al centro delle nostre politiche fatte di incentivi alle imprese che assumono i neo diplomati e neo laureati e contratti d’apprendistato. E’ sottinteso – ha concluso Nappi –  che in questo percorso l’orientamento è una tappa imprescindibile e Orientasud rappresenta un trampolino di lancio verso il vostro futuro”.

Ha insistito sull’opportunità di scegliere sulla base delle proprie attitudini e passioni, dotati di competenze e conoscenze, l’assessore all’istruzione Caterina Miraglia. “Siete voi i veri protagonisti del vostro futuro – ha affermato l’assessore – costruitelo senza troppi condizionamenti esterni. Accettate i consigli ma soprattutto imparate a chiederli a chi ha le competenze per fornirveli”.

Sono tre invece le sfide lanciate dal professore dell’Università Roma tre Antonio Cocozza “Insegniamo ai giovani a costruire una società civile basata sul rispetto delle regole. Diamo ai ragazzi ed ai loro genitori gli strumenti per orientarsi nella scelta del futuro, e formiamo gli orientatori” –  la proposta del professore romano.

Numeri che fanno riflettere quelli snocciolati da Anna Grimaldi, responsabile del dipartimento orientamento dell’istituto Isfol. “Secondo i nostri studi, 2 giovani su 10 non sanno cosa fare dopo il diploma, l’importante – ha proseguito – è che scegliate pensando alle vostre naturali inclinazioni perché non conta solo diventare dei lavoratori, ma occorre essere lavoratori felici”.

Le conclusioni della mattinata affidata ad Ugo Bouchè, dell’ufficio scolastico regionale. “La società cambia, le professioni pure, l’impegno che ci assumiamo oggi è quello di far convergere in un’unica direzione gli sforzi per far sì che scuola, università e lavoro dialoghino con costanza e perseveranza ed assicurino ai giovani un futuro diverso da quello che oggi gli descriviamo”.

Domani l’area riaprirà alle 9,30, ancora workshops e conferenze, tra le altre quella di giurisprudenza con il magistrato Raffaele Cantone e quella di scienze della comunicazione che avrà tra i relatori il noto attore Vincenzo Salemme. 

 

 

 

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