Orientamento, ancora difficoltà per gli studenti che si approcciano all’università: il rapporto

Secondo Eduscopio 2024 quasi un diplomato su cinque al Classico o allo Scientifico non da esami il primo anno da matricola. E i diplomati tecnici trovano più lavoro

Dalla classifica dei migliori licei e istituti tecnici d’Italia come il Visconti a Roma, il Convitto Vittorio Emanuele II a Napoli o il Sacro Cuore a Milano, passando per i migliori istituti professionali e tecnici con cui si trova subito lavoro una volta usciti dal percorso scolastico, questo e molto altro si può trovare nell’edizione Eduscopio 2024, elaborata da Fondazione Agnelli. Secondo il rapporto, che ha analizzato i dati di 1.347.000 diplomati italiani in tre successivi anni di formazione, mentre i diplomati tecnici e professionali hanno raggiunto un’occupazione a livelli precedenti al periodo del Covid-19, coloro che si formati in quegli anni hanno ancora difficoltà e lacune all’università, sia nell’ansia da prestazione che nell’approccio agli esami.

Secondo il rapporto gli anni della pandemia hanno inciso sulla rendita dei laureati

Quest’anno, per la prima volta, sono stati analizzati anche gli esiti universitari dei diplomati dello scientifico-sportivo , come il Croce a Roma, e la percentuale dei diplomati che hanno raggiunto il diploma senza bocciature. Se la percentuale è alta può significare che la scuola si impagna a non lasciare nessuno indietro. Nella fotografi registrata si sente l’effetto coivd sugli studenti diplomatisi negli anni dal 2021 al 2023 proprio per la loro formazione fatta per la maggior parte negli anni della pandemia. È aumentata infatti la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno: quasi il 20% rispetto al 14% del 2017/2018. Le cause sono diverse: mancata preparazione scolastica, lacune mai colmate, paura di affrontare un test correlata a forte ansia da prestazione.

Vanno meglio i tecnici e professionali. Secondo il report redatto da Fonazione Agnelli la percentuale di coloro che hanno lavorato almeno sei mesi entro i primi due anni dal diploma sfiora il 35%, con una crescita di 5 punti percentuali rispetto ai diplomati del 2020. Ed è anche leggermente diminuita la quota dei neet, chi non studia e non lavora. Per aiutare le famiglie nella scelta della scuola superiore, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha scritto una lettera di orientamento in cui riporta le informazioni sulle scelte studenti con le richieste dal mondo del lavoro.

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