A quasi tre mesi dall’episodio di violenza che l’ha visto protagonista (aggredito dal padre di un suo alunno) la scuola dove insegna non ha ancora preso nessun provvedimento nei confronti dello studente. È la denuncia di Sergio Manni, docente di 65 anni, di Racale, in provincia di Lecce, che insegna chimica all’istituto Bottazzi di Casarano. Qui, a metà dicembre dello scorso anno, dopo aver inflitto quattro note disciplinari a un suo alunno di 16 anni, è stato aggredito dal padre dello studente che era arrivato a scuola proprio su invito del figlio. “Vieni a spaccare la faccia al professore” aveva ordinato al genitore.
Paura a scuola
Il prof Manni, terrorizzato, ha evitato il peggio richiudendosi in bagno ma la paura, a quasi tre mesi di distanza, non è ancora passata. “Quando è arrivato questo signore, me la sono vista brutta. Sono riuscito a chiudermi in bagno, ma praticamente non ho chiuso occhio per giorni – ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera – All’indomani, arrivato a scuola, ho chiesto alla bidella di aprirmi il cancello e farmi entrare con l’auto, per evitare altre brutte sorprese”.
Nessuna decisione della scuola
Da quel giorno però la paura lo accompagna ogni volta che deve entrare in classe. Anche perché, al momento, nei confronti dello studente non è stata presa nessuna sanzione. “Da 40 anni mi dedico al volontariato, al recupero di ragazzi in difficoltà, ma non mi ero mai sentito in pericolo come questa volta – ha aggiunto il docente – Spero che in futuro non accada altro: il ragazzo, qualche giorno fa, ha preso a pugni uno studente senegalese. Al momento non è stata presa nessuna sanzione per il ragazzo, nonostante abbia anche inviato una pec alla dirigenza scolastica per invitarla a valutare e agire per quanto di sua competenza”.