Olocausto, la traccia preferita dai maturandi del Giulio Cesare

E’ da poco passata l’una quando i primi studenti cominciano ad uscire dalla porta del Liceo classico “Giulio Cesare”, dopo aver affrontato la prima prova dell’esame di maturità. Sui loro volti la stanchezza di chi certamente non è stato aiutato dai cosiddetti fattori esterni: oggi a Roma la temperatura sfiora i 38 gradi e picchia duro.

DIRETTA. Dal Liceo romano il nostro inviato Lorenzo Cinque

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0re 13:15, liberi tutti, per ora. E’ da poco passata l’una quando i primi studenti cominciano ad uscire dalla porta del Liceo classico “Giulio Cesare”, dopo aver affrontato la prima prova dell’esame di maturità. Sui loro volti la stanchezza di chi certamente non è stato aiutato dai cosiddetti fattori esterni: oggi a Roma la temperatura sfiora i 38 gradi e picchia duro. C’è chi esce con più di due vocabolari tra le mani e ostenta agitazione, e chi invece si incammina verso l’uscita stanco ma consapevole di aver svolto una buona prima prova.

Prime impressioni. “Ho cercato di scrivere in modo scorrevole, facendo attenzione a non commettere errori di grammatica, sono soddisfatto”, racconta un ragazzo. Altri si limitano ad un più vago “Non so come è andata, speriamo bene”, insomma con tanta voglia di andare a casa e riposarsi. Qualcuno è troppo stanco anche per rispondere alle domande dei giornalisti e fila via come solo le star di Hollywood. “Pensavo peggio, ora mi spaventa la versione di greco”, è il pensiero di una ragazza che per lo stress ha sbagliato tre volte il “codice pin” del telefonino e ora non può comunicare a casa le prime impressioni sul tema svolto.

Le scelte degli studenti. Tra le tracce più gettonate quella sull’Olocausto che partiva da una riflessione della filosofa ebrea Hannah Arendt. Una richiesta di riflessione su una delle più grandi tragedie che la storia ricordi e sulla “banalità del male”. Tematica d’attualità, e per questo scelta in massa dagli studenti del “Giulio Cesare”, è stata quella che chiedeva di fotografare la realtà dei giovani di oggi, costretti a pagare (senza colpe) una crisi che attanaglia il sistema lavoro e l’economia tutta.  Anche la traccia su Eugenio Montale è andata per la maggiore seguita dal tema storico-artistico dedicato alla figura metafisica del “Labirinto”. Tra i documenti allegati per lo svolgimento dell’elaborato la riproduzione di tre quadri: la “Minotauromachia” di Picasso, “Pasiphae” di Pollok e “La relatività” di Escher.

Ore 14:00. Alle due ormai sono andati quasi tutti via e anche i giornalisti sembrano arrendersi alla calura, africana, che da una settimana si abbatte sulla capitale. Nei ragazzi prevale però un sentimento di sollievo, alla fine lo scoglio del tema era più facile del previsto da superare ora tocca alla versione di Greco.  Già, la versione di greco, il secondo e insidioso ostacolo che divide li divide dal tanto agognato diploma. Uno studente con onestà dichiara: “Domani dobbiamo fare di tutto, e ripeto di tutto, per superare questa versione”. Dietro quel “di tutto” c’è spirito di squadra ma anche la volontà, o necessità dipende dai punti di vista, di ricorrere a mezzi meno leciti, insomma tutto pur di andare avanti. Anche perché quello di oggi è stato il battesimo del fuoco ma è solo il primo dei quattro passi di cui si compone il cammino verso la maturità.

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