In Italia esiste un problema di competenze. Gli adulti, tra i 16 e i 65 anni, quindi persone in età da lavoro o quasi, ottengono punteggi piuttosto bassi in literacy, numeracy ed anche problem solving. Rispetto a dieci anni fa il nostro Paese non fa progressi, nonostante le tante riforme messe in campo dai governi di tutti i colori politici, e nonostante gli ingressi di “forze fresche” nel mercato del lavoro che – ormai è sempre più evidente – pagano lo scotto di sistemi di istruzione e formazione non ancora in grado di fornire competenze adeguate. E’ la fotografia scattata dall’indagine Piaac dell’Ocse sulle competenze degli adulti, che negli anni 2022-23 ha coinvolto 31 Paesi (l’Italia ha partecipato sia a questa occasione sia alla precedente, negli anni 2011-12). In Italia l’Indagine è stata realizzata dall’Inapp su incarico del ministero del Lavoro.
Italia sotto la media Ocse
In tutti e tre i domini, gli italiani tra i 16 e i 65 anni si sono collocati abbondantemente sotto la media Ocse: in literacy totalizziamo, in media, 245 punti, in numeracy 244, e 231 in adaptive problem solving. In literacy, il 35% degli adulti (media Ocse 26%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1, il che significa che hanno una ridotta competenza letteraria. Gli adulti che si posizionano al livello 1 sono in grado di comprendere testi brevi ed elenchi organizzati, quando le informazioni sono indicate chiaramente. Le persone che non hanno raggiunto il livello 1 sono in grado di comprendere, al massimo, frasi brevi e semplici. All’estremità opposta, solo il 5% degli adulti (media Ocse 12%) ha ottenuto un punteggio di livello 4 o 5 in literacy e sono considerati high performer. Questi adulti sono in grado di comprendere e valutare testi articolati e lunghi su più pagine, cogliere significati complessi o nascosti e utilizzare le competenze pregresse per comprendere i testi e completare i compiti.
Bassa competenza matematica e indietro nel problem solving
In numeracy, il 35% degli adulti (media Ocse 25%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1. Chi si posiziona al livello 1 sono persone in grado di fare calcoli di base con numeri interi o con il denaro, comprendere i decimali e identificare ed estrarre singole informazioni da tabelle o grafici, ma possono avere difficoltà con compiti che richiedono più passaggi (ad esempio risolvere una proporzione). Le persone che ottengono risultati al di sotto del livello 1 sono in grado di sommare e sottrarre numeri piccoli. Gli adulti di livello 4 o 5 sono gli high performer (6% in Italia, 14% in media nei paesi Ocse). Sono in grado di calcolare e comprendere tassi e rapporti, interpretare grafici complessi e valutare criticamente le informazioni statistiche.
Nel problem solving adattivo (Adaptive Problem Solving), il 46% degli adulti (media Ocse 29%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1. Anche in questo caso si tratta di persone in grado di risolvere problemi semplici e con poche variabili e informazioni. Circa l’1% degli adulti (media Ocse 5%) ha una comprensione più approfondita dei problemi. Considerando in modo congiunto i tre domini, il 26% degli adulti in Italia (media Ocse 18%) ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1.
Invariati i risultati dell’ultimo decennio
In Italia, i risultati medi nel 2022-23 sono rimasti pressoché invariati al 2011-12 per quanto riguarda literacy e numeracy. Nonostante questa apparente stabilità, sia in literacy che in numeracy, il divario tra gli adulti con i livelli di competenza più elevati e quelli con i livelli più bassi si è ampliato tra il 2011-12 e il 2022-23. In literacy, la quota degli adulti con ridotti livelli di competenza (punteggio al livello 1 e inferiore) è aumentata; la quota degli adulti con livelli di competenza elevati è rimasta stabile.
In tutti i paesi Ocse, livelli di istruzione più elevati sono associati a maggiori competenze in literacy, numeracy e problem solving adattivo. In Italia, tra gli adulti di età compresa tra i 25 e i 65 anni, le persone in possesso di un titolo di istruzione terziaria hanno ottenuto un punteggio di 19 punti più alto rispetto a quelli con titolo di istruzione secondaria superiore (media Ocse 33 punti), e quelli con istruzione secondaria superiore hanno ottenuto un punteggio superiore di 35 punti rispetto agli adulti con titolo di istruzione secondaria inferiore (media Ocse 43 punti).
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