Nuovo ISEE: "Diminuiscono idonei. Chi cambia ateneo rischia di perdere la borsa di studio"

Nonostante quanto riportato dal Ministero del lavoro e dichiarato dal Ministro Poletti, i dati relativi i richiedenti benefici e agli idonei di agevolazioni non sembrano così incoraggianti.

“Sul fronte del diritto allo studio la situazione non è affatto positiva: come prevedevamo – afferma al Corriere dell’Università Alberto Campailla, portavoce di LINK – Coordinamento Universitario – gli effetti sugli idonei alla borsa saranno pesanti. Le prime preoccupanti prioezioni sono arrivate dalla Toscana e prevedevano l’esclusione dalla borsa del 9% degli aventi diritto di quest’anno e la riduzione del suo importo per un altro 5 %, a fronte di una percentuale del 1% di nuovi idonei e dell’6% di coloro che avranno un aumento dell’importo. Il saldo rispetto a chi perde l’idoneità alla borsa e chi la vince previsto era in negativo di ben 8 punti percentuali che corrispondevano a 1457 studenti, sfavoriti dall’avere un genitore con lavoro autonomo o pensionato.”

“Grazie alle nostre battaglie – aggiunge Campailla – in Toscana, Piemonte ed in Puglia le regioni hanno acconsentito ad aumentare la soglia isee, che ad esempio nel caso pugliese è passata da 17 mila a 19 mila. Ma questo non sarà possibile ovunque: in alcune regioni infatti la soglia Isee massima per l’accesso al beneficio è già quella prevista dal Dpcm del 9 aprile 2001 e quindi non è modificabile a livello regionale. Qui subentra quindi la vergognosa mancanza del Ministero che non solo non ha previsto una revisione delle soglie, ma è in ritardo nell’emanazione del decreto che le stabilisce annualmente.

Se il Ministero non interverrà a breve in queste regioni moltissimi studenti si ritroveranno sopra il tetto massimo per l’accesso alla borsa e ne saranno esclusi, senza aver avuto una effettiva variazione della situazione reddituale.”

“La scarsa chiarezza del testo del decreto inoltre, che ha dovuto più volte essere spiegato dal Ministero del Lavoro, si sta riflettendo  – continua Campailla – in situazioni disomogenee e discriminatorie per gli studenti che si spostano da un ateneo all’altro. Infatti alcuni enti per il diritto allo studio non scorporano dal computo dell’Isee le borse di studio degli studenti che provengono da altri atenei, penalizzandoli nei confronti di coloro che già frequentavano l’ateneo ai quali invece viene applicato lo scorporo”

Il fronte aperto non è però solo quello relativo al Diritto allo Studio, resta il tema della tassazione, sul quale non abbiamo ancora stime precise ma che si prospetta come un altro carico sulle spalle degli studenti se gli atenei non decideranno di variare le curve della tassazione. In molte università ci si aspetta infatti un aumento dell’introito della contribuzione studentesca proprio a causa dell’introduzione del nuovo indicatore sulla situazione economica ed al momento non esiste alcun obbligo per gli atenei di riadattare la contribuzione.

“Chiediamo con urgenza – conclude Campailla – che il Ministero emani il decreto per la revisione delle soglie e che vengano fornite linee guida chiare agli enti per evitare discriminazioni tra gli studenti”

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  1. E una vergogna! il diritto allo studio viene così limitato a chi può permettersi 2/3 mila euro di tasse universitarie, senza contare il mantenimento per affitto e altre spese.

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