Numero chiuso, studenti protestano sotto al Ministero: “Si apra percorso per superarlo”

“Apprezziamo il fatto di un aumento tra il 20 e il 30 percento voluto dalla ministra ma mancano ancora i decreti attuativi”

“Oggi siamo davanti al Ministero dell’Istruzione per contestare il meccanismo di tutti i numeri programmati. Siamo qui per dire che il numero chiuso non ha più senso di esistere, né nelle professioni sanitarie, come il Covid ci ha insegnato, né nelle altre professioni. Riguardo quelle sanitarie siamo consci che non vi è la possibilità di un superamento immediato ma chiediamo un percorso programmato investendo sulle aziende ospedialiere universitarie integrate, sui tirocini specifici e risolvendo il problema dell’inbuto formativo e delle specialità sovraccariche rispetto quelle vuote. Apprezziamo il fatto di aumento tra il 20% e 30% dei posti ma siamo arrivati al primo giorno dei test senza i decreti attuativi”. Affermano gli studenti dell’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi. Oggi il sit-in a Chieti dove si è suicidato lo studente 29ene di Medicina: “Manca supporto psicologo con investimenti seri in scuole e università che prevedano presidi con professionisti”.

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