Doveva essere la novità del nuovo anno scolastico, la possibilità per gli studenti di alzarsi dai banchi di scuola e dedicarsi all’attività motoria, e invece le due ore di ginnastica nelle scuole primarie introdotte dall’ultima legge Finanziaria rischiano di restare solo sulla carta. Tutta colpa della mancanza di insegnanti che avrebbero dovuto essere reclutati con un concorso che però non ha mai visto la luce. A denunciarlo è la Uil Scuola che pone l’accento su quello che definiscono un flop ampiamente annunciato.
“Ad oggi non ci sono direttive ministeriali chiare su come organizzare all’interno del tempo scuola queste due ore. Ciò avrà e ricadute sull’organizzazione delle mense e dei trasporti, in una situazione più volte da noi denunciata rispetto alla carenza di spazi, di strutture e di risorse di personale – attacca il segretario della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile – È una l’operazione pensata ad invarianza di organico e quindi di spesa. Questo determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno e, soprattutto nei primi anni di applicazione, una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. È ora di decidere oggi cosa fare della scuola di domani mettendo a punto un piano complessivo, un progetto serio per l’intero sistema di istruzione nazionale, non finalizzato alla sola campagna elettorale, per far funzionare le scuole del Paese nel miglior modo possibile”.
A finire nell’occhio del ciclone, dunque, è quanto ha fissato nero su bianco l’ultima Legge Finanziaria che prevedeva l’avvio dell’educazione motoria per le classi quinte della scuola primaria. Per l’anno scolastico 2022/23 sono previste due ore per ogni classe con la formazione complessiva di circa 25 mila classi quinte, per le quali occorrerebbero circa 2.200 docenti da individuare tramite un concorso. Che però, pur essendo previsto da una bozza di decreto, non ha mai visto la luce. Ecco perché, presumibilmente, i posti saranno assegnati a supplenze per coloro che sono nelle graduatorie provinciali per le supplenze per le classi di concorso A-48 (Scienze motorie e sportive negli istituti d’istruzione secondaria di II grado) e A-49 (Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado).
“Gli insegnanti che avranno una supplenza per le ore di motoria sono quelli delle scuole di I e II grado, senza conoscenze e competenze metodologiche e didattiche del segmento della scuola primaria – specifica ancora la Uil – Visto il ridotto numero di ore per classe dell’insegnamento dell’educazione motoria questi docenti potranno aspirare al massimo ad una supplenza per soli spezzoni di ore, tra più scuole primarie, persino tra comuni diversi. Non potranno poi completare il proprio orario di servizio per le loro classi di concorso, quelle dove sono titolari (perché vietato dalla Ordinanza Ministeriale n.112 del 6 maggio 2022). Una volta quindi preso lo spezzone, questo dovrà bastare per tutto l’anno scolastico senza possibilità di raggiungere un incarico pieno. L’insegnante di educazione motoria impegnato nella scuola primaria è equiparato, anche dal punto di vista economico, agli insegnanti del medesimo grado di istruzione, anche se appartenente appunto a classi di concorso di I o II grado”.
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