Le mura dell’edificio di Scienze della Comunicazione ieri sera hanno vibrato al ritmo di 124 bpm. Niccolò Fabi ha intrattenuto una vasta e giovane platea presentando il suo ultimo lavoro “Violenza 124”, un progetto musicale che lo ha portato fuori dai suoi soliti schemi e che lo ha messo in interazione con altri musicisti.
L’incontro è avvenuto nell’ambito di “Martedì d’autore. Dialoghi, note e parole”, iniziativa che la Sapienza ha inaugurato proprio ieri con Fabi e che vedrà impegnati per sette martedì artisti ed autori che interpreteranno ognuno a suo modo il tema della violenza.
Il progetto che il musicista quarantenne ha presentato può apparire in prima battuta molto semplice; tuttavia, ascoltando la storia della sua realizzazione dalle stesse parole di Fabi, ci si accorge che il processo di creazione non è stato affatto banale. Il tema da cui si è partiti, come già detto, è la violenza: Fabi l’ha rappresentata dando vita a un motivo musicale molto ritmico ed ha invitato altri musicisti provenienti dagli scenari musicali più vari a interpretare secondo il loro stile il suo motivo, la “cellula” da lui creata per personificare la violenza. Scopo e fine del progetto miscelare le creazioni di tutti i musicisti per dar vita a un prodotto musicale nuovo e decisamente particolare.
“Il punto di partenza – racconta Niccolò Fabi – è stata, ovviamente, la musica: ho creato un tema in re minore concentrandomi non sulla melodia ma sul ritmo. I tre strumenti che si sentono rappresentano, per me, lo stato d’animo dato dalla violenza. In seconda battuta ho pensato ai musicisti che stimo e con cui avrei voluto lavorare e gli ho chiesto di reinterpretare la mia cellula in assoluta libertà; unica regola: mantenere il ritmo originario di 124 bpm (battiti per minuto), in modo che alla fine tutte le rivisitazioni potessero suonare insieme allo stesso ritmo”.
I sette musicisti (e gruppi musicali) che Fabi ha chiamato a prender parte al progetto arrivano da ambiti davvero diversi: dalla musica classico-lirica al pop fino a un gruppo di percussionisti senegalesi. Ognuno a modo suo ha reinterpretato la cellula iniziale: farli suonare tutti insieme armonicamente era la grande sfida di base e Fabi ce l’ha fatta.
Sia il pubblico in sala che i critici di musica (tra i quali Federico Guglielmi e Fabrizio Zampa) hanno concordato, dopo aver ascoltato il prodotto compiuto, che l’esperimento era riuscito: la musica era davvero un prodotto originale.
Il concerto “Violenza 124” è ascoltabile gratuitamente on line al sito www.violenza124.com.
Niccolò Fabi alla Sapienza con "Violenza 124”
1 comment
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Ho ascoltato il concerto, è veramente bello!!! Non ce lo si aspetta da Niccolò Fabi una cosa del genere andatelo a sentire!!!