Più di uno studente su dieci nelle scuole italiane ha cittadinanza straniera: è quanto emerge dagli ultimi dati in possesso del Ministero dell’Istruzione e del Merito alla vigilia della partenza del nuovo anno scolastico. Per la prima volta il numero di alunni con cittadinanza non italiana sul territorio nazionale ha superato per la prima volta le 900mila unità e l’11% d’incidenza sul totale degli alunni.
I nati in Italia rappresentano ben più della metà degli iscritti con cittadinanza non italiana (65,4%), e presentano forti differenze se si guarda alle nazionalità: per esempio, l’89,5% degli alunni cinesi sono nati nel nostro Paese (generalmente meno di altri acquisiscono la nazionalità del Paese di emigrazione) contro, all’estremo opposto, solo il 26,6% degli ucraini (a conferma di una più forte incidenza di flusso recente che ha prodotto meno seconde generazioni rispetto ad altre nazionalità).
A livello regionale le differenze sono notevoli, con percentuali maggiori nelle scuole dell’infanzia e inferiori in quelle di ordine man mano successivo: si va dal 18,4% d’incidenza media in Emilia-Romagna e dal 17,1% in Lombardia, dove è straniero rispettivamente quasi uno studente su cinque e più di uno su sei, al 3,6% in Campania e 3,0% in Sardegna, dove è straniero all’incirca uno studente su trenta.
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