Napoli, muore insegnante vaccinata

Un arresto cardiaco ha stroncato la professoressa Annamaria Mantile, 62 anni, docente dell’istituto comprensivo “Pavese” di Napoli, dopo giorni di vomito, affanno e dolori intestinali. La docente si era vaccinata pochi giorni prima contro il Covid-19. Solo l’autopsia e gli altri accertamenti sul quadro clinico generale potranno stabilire se esista un nesso tra la tragica morte e l’iniezione del vaccino AstraZeneca, avvenuta sabato 27 febbraio alla Mostra d’Oltremare, una dei 15mila insegnati della Campania.

I familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’esame medico legale. La donna, così come emerso dal racconto dei congiunti, si sarebbe sentita male poche ore dopo l’inoculazione della prima dose.

I primi sintomi si sarebbero manifestati già domenica: vomito, dolori intestinali, affanno. Era stato contattato il medico di famiglia, e le era stato somministrato una lavaggio. Dopo un primo miglioramento, la situazione è degenerata e neanche il massaggio cardiaco praticato dal medico di famiglia è riuscito a salvarla.

Per fare chiarezza sull’accaduto e sulle cause della morte, il fratello della professoressa ha presentato denuncia ai carabinieri del Vomero che hanno trasmesso una prima informativa alla Procura di Napoli. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il fascicolo è all’attenzione della pm Giuliana Giuliano, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. I magistrati si muovono con grande cautela Si cercherà di stabilire se ci sono connessioni tra la vaccinazione e la morte della docente, eventualità su cui al momento non esiste alcuna certezza. 

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