Miss Bellezza alla Sapienza, gli studenti: "Il rettore ha offeso l'intero Ateneo"

Non si placa la polemica intorno al concorso di bellezza al Billions, a Roma, cui ha partecipato anche il rettore dell’Università La Sapienza, Eugenio Gaudio. Dopo il chiarimento da parte di Gaudio, ora sono gli studenti ad alzare la voce.
Lo scorso 8 Maggio si è tenuto al Billions, discoteca romana, un concorso di bellezza per la studentessa universitaria più bella di Roma ed un premio consistente in un buono da spendere in una clinica estetica. “Troviamo vergognoso ed imbarazzante – dichiara Federica Ciarlariello, coordinatrice di Link Sapienza – che la figura pubblica più importante di un Ateneo si permetta di presenziare ad iniziative di questo tipo. Il Rettore Gaudio avalla una competizione che si basa su un modello unico di bellezza e di femminilità, il modello imposto da una società ancora molto machista e dal mercato della moda e della cosmetica, che infatti finanzia lauti premi per questi concorsi; propaganda una competizione sessista, in cui le ragazze, e solo loro, vengono valutate per la loro avvenenza. La valutazione delle donne come corpi rimuove la soggettività, l’intelligenza e il desiderio femminile”
“Non si tratta dell’unica iniziativa sessista organizzata dalla governance di Sapienza – continua la Ciarlariello – già Frati permise nella facoltà di Economia un concorso di bellezza in cui era in palio una borsa di studio, poi interrotto dalla denuncia dei rappresentanti di Link Coordinamento Universitario e la presa di posizione di tutta la Facoltà; qualche giorno fa si è svolta nella città universitaria la Fiera delle Opportunità, con il patrocinio di Sapienza e della Regione Lazio, pubblicizzata con una campagna comunicativa largamente sessista, oltre che di dubbia intelligenza (“chiudi quel libro” e “nessuno te le da?” recitavano i manifesti pubblicitari! ndr).
“I problemi di sessismo e machismo non finiscono qui – conclude Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – Tantissime sono le violenze, fisiche e psicologiche, che ogni giorno vengono vissute dalle donne, dagli omosessuali e dai transessuali di ogni ateneo e scuola d’Italia. Nel migliore dei casi ti espone a battute e commenti sessisti, a violenze e molestie negli episodi più gravi. Ancora oggi la maggior parte del sapere prodotto dalle donne viene escluso dall’insegnamento. Anche la ricerca e la docenza nell’università sono ad appannaggio degli uomini, basti pensare che in tutta Italia su 14.532 docenti universitari ordinari solo 3000 sono donne, nonostante dei 298872 laureati del 2011, ben 175 969 siano donne e 122 903 uomini. Si laureano più donne ma insegnano gli uomini. Ancora oggi si ripropone un modello di sapere che rimuove i corpi, le emozioni e le relazioni per un’idea astratta di conoscenza.”
Gli studenti non si fermano. “Pretendiamo immediate scuse dal Rettore perché il suo comportamento ha offeso la Sapienza tutta, che quale istituzione accademica ha il compito di liberare uomini e donne dallo stereotipo unico della bellezza e di liberarci dalla commercializzazione del nostro corpo e dalla mania della fisicità perfetta. Vogliamo perciò organizzare una contro-sfilata, in cui donne, uomini, transessuali e travestiti di tutte le taglie e di tutte le età possano mostrare che l’università è il luogo della pluralità e della diversità. Non c’è bisogno di renderla un concorso: le bellezze sono troppe per poterne scegliere una sola!”.
Per aderire all’appello e chiedere informazioni è possibile scrivere all’indirizzo:altrogenereuni@gmail.com
QUI il testo completo dell’appello e in seguito i primi firmatari:
Link – Coordinamento Universitario, Roma
Unione degli Studenti, Roma
Associazione dottorandi Italiani, Roma
Coordinamento dei collettivi Sapienza
Maschile Plurale
Centro Studi Concetto Marchesi
Questo Uomo No
Gentlemen’s Club
Libera Università delle donne di Milano
Rete Io Decido (Infosex, Donnalisa, Degender, Lucha Siesta, Cagne Sciolte, Casa Internazionale delle donne, Freedom for Birth)

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