Il ministro Franceschini annuncia la rivoluzione nei musei: i giovani entrano gratis

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Rivoluzione musei: dal primo luglio nuove tariffe e orari per l’accesso al patrimonio artistico-culturale custodito nelle gallerie statali. La novità arriva con un decreto a appena firmato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, annunciato questa mattina durante gli Stati Generali della Cultura tenuti a Roma.

Sono tante le novità introdotte. Scompare, infatti, la gratuità per gli over 65: al loro posto, a entrare gratis saranno i ragazzi fino a 18 anni, mentre i giovani fino a 25 avranno riduzioni sul biglietto. Ma ci saranno diverse opportunità per tutti di godere liberamente delle bellezze custodite nei musei.

L’ingresso sarà gratuito la prima domenica di ogni mese e ci saranno «due Notti dei musei a un euro nel corso dell’anno», oltre a «un’apertura serale, tutti i i venerdì». «Tutti i grandi musei, compresi Colosseo, Pompei e Uffizi che prolungheranno l’apertura fino alle 22» dice il ministro che ben ricorda quanto è avvenuto lo scorso maggio quando, solo dopo un lungo braccio di ferro con i sindacati, si è potuto aprire (ma solo per pochi fortunati) l’Anfiteatro Flavio durante la Notte dei Musei.

Novità in arrivo anche per i professori, che entreranno gratis in tutti i musei italiani. Un provvedimento, questo, già previsto dal decreto Carrozza, per cui erano stati stanziati più di 10 milioni di euro.

“Il decreto ministeriale prevede una vera e propria rivoluzione per i piani tariffari italiani” – ha commentato Franceschini. Il ministro ha poi spiegato che «viene istituita la `Domenica al museo´ nel corso della quale ogni prima domenica del mese tutti i luoghi della cultura statali saranno visitabili gratuitamente». E poi, ha proseguito, «ci saranno almeno due notti al museo con ingresso a un euro ogni anno» in modo tale da «rafforzare l’iniziativa “Una notte al museo”.

“Il patrimonio culturale dell’Italia è la vera risorsa che può renderci competitivi e vincenti” – ha concluso il ministro. “Si è fermata la stagione dei tagli, è partita quella degli investimenti”.

 

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