Meta lancerà entro l’anno il metaverso per la scuola, anche in Italia

Meta lancia Quest Pro il primo visore per il metaverso (da uff stampa Meta)

Dopo il mondo del lavoro, l’istruzione è uno dei settori su cui Meta punta per l’affermazione del metaverso che unisce realtà virtuale e aumentata. La società ha annunciato che nel corso dell’anno lancerà una iniziativa che mira a far diventare i suoi visori Quest degli alleati per portare le scuole nel futuro. Il servizio sarà disponibile per i paesi che supportano Quest for Business, tra cui c’è l’Italia.

Questo nuovo servizio “è il risultato di numerose consultazioni e collaborazioni attivate con educatori, ricercatori e sviluppatori terzi che operano nel settore dell’istruzione in tutto il mondo”, spiega in un post ufficiale Nick Clegg, Presidente Affari Globali di Meta. L’obiettivo è trasformare un’aula fisica in un luogo digitale a tutti gli effetti. La nuova soluzione darà modo di velocizzare le lezioni virtuali, così che gli studenti possano avviare in autonomia la fase di apprendimento. E consentirà ai docenti di accedere a strumenti dedicati al loro lavoro, come l’opportunità di gestire dal loro visore tutti gli altri connessi, inviando contenuti arricchiti dal 3D.

“Queste tecnologie rendono reali cose impossibili nel mondo fisico – spiega Clegg – invece di raccontare agli studenti com’erano i dinosauri, sarà possibile muoversi e camminare direttamente in mezzo a loro. Si potranno realizzare laboratori di scienze virtuali con attrezzature che la maggior parte delle scuole non potrebbe mai permettersi ed eliminare i rischi legati ad attività di formazione tecnica o professionale, potenzialmente pericolose o costose”. “Gli istituti di istruzione e formazione rappresentano un mercato di rilievo per i prodotti tecnologici, e vediamo un numero sempre maggiore di sviluppatori che creano e rilasciano app dedicate a questo settore”, aggiunge Clegg.

Meta ha ricordato il lavoro di alcuni istituti che già usano i Quest per la didattica. Tra gli altri, la New Mexico State University che insegna diritto penale agli studenti in una dimensione immersiva, facendoli assistere a scene di crimine virtuali, per poter così apprendere le migliori tecniche di investigazione.

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