“Meglio un uovo oggi…che la carbonara di ieri”: i proverbi reinventati a scuola virali su TikTok

“Tra il dire e il fare…il tempo passa”. E ancora: “Morto un papa…Sono triste”. La raccolta dei migliori guizzi degli alunni nel compito in classe assegnato dalle maestre

Un compito in classe è diventato involontariamente un trend sui social. Alcune maestre, con un pizzico di creatività, hanno chiesto ai loro alunni di completare i più celebri proverbi italiani. Il risultato: una raccolta di risposte che mescolano ironia, semplicità e un’inattesa profondità, trasformando le massime popolari in qualcosa di completamente inaspettato. Si tratta di un’attività nata come un semplice esercizio scolastico che ha poi trovato casa su TikTok, dove genitori e insegnanti hanno iniziato a condividere le perle di saggezza dei loro piccoli e il fenomeno sta iniziando a diventare un trend. I proverbi, si sa, sono il frutto di un lungo percorso culturale, tramandati di generazione in generazione. Per i bambini che non lo sanno, però, sono semplici frasi prive di un significato preciso, perfette da reinventare con fantasia, trasformando un esercizio scolastico in un fenomeno social.

I proverbi più divertenti dei bambini

Tra le creazioni più divertenti spiccano interpretazioni tanto spontanee quanto geniali. Alla classica frase “Non è tutto oro…”, un bambino ha aggiunto con candore: “…perché è tutto colorato”, regalando un tocco di inclusività e immaginazione. Poi c’è chi, inconsapevolmente, sfiora il filosofico con una rilettura dal sapore esistenzialista: “Tra il dire e il fare… il tempo passa”. E come non citare la pragmaticità disarmante di “A mali estremi… adesso risolviamo”, che sembra un mantra di ottimismo concreto. In alcune risposte, invece, si percepiscono influenze familiari, forse frutto di ammonimenti casalinghi: “Le bugie… non si dicono”. In un’altra, una verità che riassume i litigi quotidiani con una sorprendente dose di saggezza: “Tra i due litiganti, c’è la verità”. Altre volte emergono sensibilità e ironia: “Morto un papa… sono triste”. Infine, l’ironia: “Meglio un uovo oggi… che la carbonara di ieri”.

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