Medicina, la ministra Bernini conferma: “Entro il 2030 raddoppieremo i posti disponibili”

La quota attuale di posti per la facoltà a numero chiuso (attualmente ferma a poco più di 14mila) passerà a 19mila già da quest’anno per poi toccare quota 30mila entro i prossimi sette anni.

Più 5mila posti già da quest’anno che in totale diventeranno 30mila entro il 2030: è questo l’aumento, confermato anche dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che riguarderà l’accesso alle facoltà di Medicina e chirurgia al centro ormai di polemiche e ipotesi che vanno avanti da diverso tempo.

“Il numero di accessi alla facoltà di medicina nelle università quest’anno aumenterà” ha detto la Bernini intervenendo questa mattina a 24 Mattino su Radio 24. Il ministro ha anche confermato i numeri dei nuovi accessi resi noti oggi dal quotidiano Il Sole 24 Ore secondo cui la bozza di un rapporto dei tecnici parla di 19mila posti per il 2023 (rispetto agli attuali 14.787 previsti attualmente per i test in lingua italiana) e 30mila in più entro il 2030. “Il senso di questa apertura è programmata sul fabbisogno – ha aggiunto Bernini – Non possiamo aprire in maniera indiscriminata, ma sicuramente la commissione ha elaborato quanti medici saranno necessari sulla base di questo dato e su determinate tipologie di medici. Dovremo continuare a verificare quanti numeri sono necessari e su quali specializzazioni”.

“Un grande plauso al Ministro Bernini e assoluta condivisione del percorso che sta tracciando il ministero dell’Università e della Ricerca, riguardo la necessità di risolvere rapidamente i gravi danni causati da un’errata programmazione dei precedenti governi nella gestione della cosiddetta ‘gobba pensionistica’ delle professioni sanitarie” ha commentato il presidente della Commissione Sanità del Senato, Franco Zaffini (FI). “È evidente a tutti – aggiunge – che si sia compiuta una grave sottovalutazione nei numeri dei laureati in medicina e l’ampliamento previsto, sottoposto peraltro alle valutazioni e al monitoraggio di una specifica commissione, era necessario e serviva farlo rapidamente. Così come si sta lavorando celermente, con il ministro Schillaci, su molti altri temi urgenti della Sanità, settore disastrato sia dai governi di centro sinistra che hanno sottratto risorse copiosamente e sistematicamente dal FSN, che dal Covid”.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Prof no vax vincono il ricorso sugli stipendi congelati: il Ministero dell'Istruzione dovrà risarcirli

Next Article

Caro affitti, CdM sblocca 660 milioni per aumentare posti letto delle università

Related Posts