Mazzette sui corsi all’università di Cassino, indagati anche 23 studenti

Tra gli indagati Massimiliano Mignanelli, che da sindaco unì in matrimonio i due docenti arrestati, Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli. Indagati anche 23 studenti

Il “sistema Cassino” era cementato non solo dalle mazzette versate dagli studenti, ma anche da interessi politici su cui, ora, sta lavorando la Guardia di Finanza. L’inchiesta sui corsi Tfa (indispensabili per conseguire il titolo di insegnante di sostegno, organizzati dall’università di Cassino) sta per portare alla luce un sistema in cui l’Ateneo era lo scudo dietro il quale coltivare le proprie ambizioni. Tra gli indagati il nome di spicco è senza dubbio quello di Massimiliano Mignanelli (direttore dell’Area risorse umane dell’università), già consigliere comunale e provinciale, con un passato nel centrosinistra e, successivamente nel centrodestra. È stato lui, con la fascia tricolore, a unire in matrimonio (nell’agosto del 2023) i due docenti arrestati, Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli (sorella di una nota esponente di Forza Italia). E su questi stretti rapporti personali dovranno rispondere venerdì mattina i due professori, che saranno interrogati alla presenza del loro avvocato Ivano Nardozi.

Il rettore: “I corsi andranno avanti”

Lunedì, invece, sarà la volta di Massimiliano Mignanelli (assistito dall’avvocato Sandro Salera), zio della professoressa Chiusaroli. Intanto lo stesso rettore, Marco Dell’Isola, ha incontrato gli studenti per assicurarli che i corsi andranno avanti. “Sento il bisogno di scusarmi – ha detto – ma spero che l’esito delle indagini faccia luce su tutto, perché la nostra procedura concorsuale è molto robusta”. Ma è anche una fonte incredibile di introiti dopo il buco di 40 milioni nel bilancio dell’Ateneo, scoperto dall’Inps, per non aver versato i contributi ai dipendenti nel periodo 2011/2014. Quella voragine è stata, in parte, sanata proprio con questi corsi, che contano ben 9.300 iscritti, ognuno dei quali ha versato 3.500 euro all’Unicas come quota di iscrizione. “Non è un mistero – confida un dipendente dell’Ateneo – che il bilancio è stato risanato proprio con i Tfa. Ora siamo tornati nei giorni più bui dell’università”.

Indagati anche 23 studenti

Ma perché tutti gli studenti sceglievano Cassino? Per il semplice fatto che i corsi si svolgono il sabato, che è il giorno più comodo per gran parte degli iscritti che già svolgono un’attività lavorativa. Ecco perché al Campus della Folcara, ogni sabato mattina, arrivano decine di bus provenienti da mezza Italia. Tra loro, adesso, ci sono 23 studenti indagati: avrebbero, cioè, versato 15mila euro al titolare di un istituto privato di Sora, Giancarlo Baglione, che poi avrebbe provveduto ad oleare le persone giuste all’interno dell’Ateneo. “Ma attenzione – osserva l’avvocato Ivano Nardozi, che difende i due professori arrestati –: non c’è alcuna prova del passaggio di denaro a favore dei due coniugi. L’utilità, semmai è stata quella di non aver fatto pagare un diploma (4mila euro) conseguito dal figlio della Chiusaroli (avuto da una precedente relazione) proprio nell’istituto sorano”.

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