Parte oggi il conto alla rovescia per i 100 giorni alla Maturità 2025. Un momento dove i maturandi sono soliti divertirsi e liberare la mente. Scuole e studenti festeggiano in maniera diversa: cene, gite fuori porta, viaggi anche all’estero o semplicemente riunirsi a casa di qualcuno per parlare e rilassarsi. “I cento giorni sono una tradizione molto importante per noi studenti ed ogni scuola e città ha le sue tradizioni, c’è chi esce la sera e brinda ascoltando vecchie canzoni, – racconta a Corriereuniv Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti – c’è chi invece prenota ristoranti o case in affitto per passare la giornata insieme. Alcune scuole organizzano delle feste comuni, mentre in altri casi ci organizziamo semplicemente per stare con i nostri gruppi di amici e magari fare una gita fuori porta”.
“Per noi – continua Martelli – è un momento per provare a sfogare l’ansia che deriva da quest’ultimo periodo che precede la maturità, infatti questi ultimi mesi per i maturandi sono estremamente stressanti, tra programmi didattici da terminare, invalsi e le ultime verifiche ed interrogazioni da dover svolgere, non si può dire che sia un avvicinamento tranquillo. Pensiamo che il modello valutativo attuale sia estremamente inadeguato e causi solo ansia legata alle scadenze e alla paura del voto, senza riuscire a restituire in una maniera formativa il nostro livello di apprendimento e questo modello di maturità, che si basa principalmente sulle prove e non valorizza il nostro intero percorso scolastico ne è l’esempio”.
I dirigenti scolastici
A parlare di momento significativo dei 100 giorni dalla Maturità è Maria Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio e preside dell’Itis ‘G. Galilei’ di Roma. “E’ un momento che si usa festeggiare in diversi modi, cene, fine settimana fuori, e poi c’è anche questa consuetudine simpatica della raccolta di qualche fondo anche dentro la scuola: ‘la scatola del 100 giorni’. E’ un momento che segna l’avvicinamento alla conclusione del percorso scolastico e va festeggiato. I miei cento giorni? – ricorda Costarelli – Li ho festeggiati nella casa di campagna di una compagna di classe: ci siamo ritrovate da sole, senza i genitori, ecco per noi erano le prime esperienze in autonomia, le prime esperienze di crescita e prima indipendenza. Sono certa che per i ragazzi che si trovano ad affrontare la maturità questo resti sempre un momento da ricordare con emozione”.
Come prepararsi? “E’ un esame da affrontare non tanto puntando sui contenuti o sul ricordare tutto, – continua Costarelli – perché questo è impossibile, si deve puntare sul fatto di dimostrare di possedere le competenze essenziali delle materie, di saper collegare le discipline tra di loro di saper condurre un colloquio in autonomia. Ogni studente con il suo metodo ripetere a voce alta, schemi o altro ma deve acquisire e dimostrare di aver acquisito autonomia e responsabilità”.
Frassinetti ai maturandi: “Ripassare materie che trovano più difficili”
Un appello agli studenti giunge anche da Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito: “Ai maturandi dico di mantenere serenità e di concentrarsi sulle materie dove hanno più difficoltà ma ricordandosi che verrà tenuto conto di tutto il percorso scolastico nel suo insieme. Io ricordo che per la mia maturità – racconta Frassinetti – il giorno del tema una suora aprì prima la busta e alla sera i Tg diedero la notizia che invece del tema si sarebbe svolta la seconda prova, nel mio caso la versione di latino. Scattò il panico generale e fu un’insolita ‘notte prima degli esami’. Per la preparazione ribadisco di ripassare le materie dove si hanno più difficoltà e di studiare con un amico perché aiuta molto, comunque va mantenuta la calma e fare qualche lunga passeggiata per distrarsi un po’ aiuta. Ragazzi e ragazze vi auguro ‘buona maturità’”, chiosa Frassinetti.
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