Mattarella: “Università fondamentali per aiutare i giovani a interpretrare nuovi scenari mondiali

Intervento del presidente della Repubblica all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Ferrara

“Nel nostro mondo le condizioni di mutamento sono alle volte avvertite come strane, come lontane, questo fa comprendere perchè l’Onu abbia invitato a riformulare l’educazione per rendere il mondo adeguato alle condizioni attuali. Per questo vi è una esigenza di approfondimento che compete alla dimensione scientifica, educativa”, e le Università “debbono farsi carico di questo approfondimento”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Ferrara.

“Da sapere si è formnata l’Europa”

“Non è la prima volta – ha ricordato il Capo dello Stato – che accade nella storia. All’epoca di Copernico c’era già una comunanza di approfondimento e di studio, in questo Ateneo tra Copernico, polacco, e Paracelso, svizzero, vi era una commistione, una messa in comune di saperi che ha posto le basi dell’Europa, che è stata il crogiuolo in cui si è formata l’Europa e la sua cultura”.

“Questo ruolo dell’Università non è più soltanto in questo nostro oggi dovuto all’Europa, al nostro Continente, è un’esigenza globale. In tutto il mondo le Università sono chiamate ad elaborare riflessioni adeguate alle condizioni che abbiamo, ai mutamenti che vi sono, agli scenari nuovi. Gli Atenei hanno questo ruolo, questa vocazione, questa missione, di riflettere per approfondire scenari ed indicare percorsi con cui affrontarli. Questo – ha concluso Mattarella – è il mondo che i giovani hanno di fronte, questo è il mondo che le Università devono aiutarli ad interpretare e governare”.

Rappresentante degli studenti: “Sistema universitario malato”

“Chiediamo che il nostro Paese consideri il benessere psicologico diritto fondamentale dell’individuo al pari della salute fisica sia con l’introduzione della figura dello psicologo di base, ma soprattutto con una riforma sistemica che decostruisca i pilastri meritocratici”. Così Alessandra De Fazio, presidente del consiglio degli studenti di Unife. “Non siamo più disposti ad accettare senso di inadeguatezza, depressione o perfino suicidi a causa delle condizioni imposte da un sistema malato che baratta la persona per la performance», ha detto alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella”.

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