L’osservatorio politico, un modello da importare in Italia

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Il Centraal Planbureau è un Ufficio del Ministero dell’Economia olandese che si occupa della valutazione dei programmi e delle proposte dei partiti politici. Attraverso una stima trasparente degli effetti che avranno negli anni le proposte dei partiti in campo il centro olandese prova a verificarle su di un modello, sia micro che macroeconomico.

Pare che questo sistema influenzi molto la politica olandese, costringendo tutti i partiti a dare prova di concretezza e credibilità dei risultati.

Il Cpb è l’istituto di ricerca più vecchio al mondo eppure, a differenza di come avverrebbe in Italia, il suo direttore, Coen Teulings, in carica da sette anni, ha solo 54 anni. E proprio l’Italia guarda con interesse al metodo fiammingo e proverà, almeno parzialmente, a replicarlo in vista delle prossime elezioni del 24 e 35 febbraio.

Ormai da anni l’istituto con sede all’Aja chiede i programmi ai partiti che prendono parte alle elezioni domandando precise e già consolidate indicazioni al fine di misurare gli effetti di ognuno rispetto ad uno stesso scenario per confrontarne gli effetti rispetto a indicatori quali inflazione, deficit pubblico, crescita economica, disoccupazione, scuola e giustizia.

Il rapporto finale viene poi reso pubblico riscuotendo massima attenzione dai media e opinione pubblica.

Di certo, nonostante il nome un po’ sovietico dell’istituto, se importato in Italia il metodo del Cpb (“Ufficio del piano”) porterebbe una ventata di novità e chiarezza rendendo forse un po’ più seria la confusa, chiassosa e caotica ennesima campagna elettorale ormai alle porte.

 

Giovanni Torchia

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