Lesioni colpose: rischia il processo il rettore della Sapienza

Luigi Frati

Per due volte aveva commesso errori ai danni di una paziente salvo poi accorgersene e provare a camuffare i dati sulla sua cartella clinica. Lesioni colpose: è questa l’ipotesi di reato per cui Luigi Frati, Rettore dell’Universita’ La Sapienza e direttore del reparto di oncologia del policlinico Umberto I di Roma, rischia di finire sotto processo.

La vicenda riguarda il caso di Serenella Bendia, 54 anni e un carcinoma all’intestino, la quale, ricoverata in ospedale, ha rischiato per due volte di morire a causa dell’assunzione di un farmaco sbagliato.

A conclusione dell’inchiesta il pm Paolo Ielo ha notificato il relativo avviso all’indagato secondo quanto previsto dalla norma che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Frati risponde di lesioni colpose nella sua veste di responsabile del reparto in cui era ricoverata, nello scorso giugno, la donna.

A questa, secondo l’accusa, fu somministrato l’oxaliplatino, farmaco al quale era allergica e inoltre fu sottoposta a radioterapia in luogo della chemio. Errori clamorosi camuffati anche dal ritocco della cartella clinica della paziente che ha rischiato la vita e che, una volta ripresasi, ha presentato una denuncia alla Procura.

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