Una giornata di riflessione sul tema dell’inclusione, partendo dalla disabilità, per esplorare i vari aspetti legati agli ostacoli alla partecipazione di studenti e docenti al programma Erasmus. È l’obiettivo della conferenza nazionale “Percorsi di inclusione per favorire la partecipazione a Erasmus+”, che si è svolta oggi all’Auditorium di INAPP di Roma, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. “L’Erasmus è il programma più inclusivo di tutti – ha dichiarato a Corriereuniv.it Franca Fiacco, Agenzia Erasmus+ Inapp -. Il nostro obiettivo è quello di ampliare ancor di più la platea dei partecipanti con minori opportuni: le strategie pluriennaile che Inapp, Indire e Aig hanno presentato questa mattina hanno proprio questo obiettivo. Questa è una sfida grandissima perchè le persone che sono incluse in questa platea sono tantissime, diversificate, con bisogni diversi tra di loro. Le università hanno fatto tanto negli ultimi anni in questo senso per includere le diverse categorie con minor possibilità così come il programma le declina. Ovviamente come il programma deve fare di più, anche i singoli settori all’interno devono fare di più”.
Il programma Erasmus
Il programma Erasmus+ ha una durata di 7 anni, per ogni annualità la Commissione Europea pubblica l’invito a presentare proposte: nel 2024 il budget a disposizione è di 4,3 miliardi di euro. I fondi sosterranno esperienze transnazionali degli alunni e delle alunne delle scuole, di studenti e studentesse universitari e di formazione professionale, ma anche studentesse e studenti adulti, educatori e educatrici, personale e giovani in apprendimento non formale.
In Erasmus+ 2021-2027 si definiscono target e interventi comuni da rivolgere soprattutto alle persone con minori opportunità, si propongono definizioni condivise e obiettivi specifici che riguardano tutti i settori diversi dell’apprendimento. Fino ad oggi, dal 1987, il programma ha sostenuto attività di mobilità e progetti di cooperazione per circa 14milioni di persone europee. Le buone pratiche presentate coinvolgono gli ambiti della scuola, della formazione professionale, della gioventù e dell’educazione degli adulti. A far parte del programma i 27 paesi membri dell’UE a cui si aggiungono: Macedonia del Nord, Turchia, Serbia, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
“Una novità importante è che una volta ottenuto l’accreditamente nel comparto riguardante la gioventù all’interno del programma, si ottiene un finanziamento annuale e in automatico si possono fare le mobilità previste all’interno del piano di accreditamento – afferma Alessia Cecchini, Coordinatrice Unità Erasmus+ Aig -. Sono stati 9084 i partecipanti con minori possibilità su 487 progetti approvati. Ogni anno riusciamo ad accreditare dalle 25 alle 27 organizzazioni. All’interno degli scambi tra giovani c’è la maggior partecipazione di soggetti con minore possibilità. L’esperienza che viene data di scambio agli animatori socio-educativi, che non sono insegnanti ma applicano l’educazione informale, hanno permesso ad operatori con disabilità di fare un programma con ragazzi disabili per la formazione”.
L’edizione 2024 sarà ancora più green
La Commissione europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte e la Guida operativa per il 2024 nell’ambito di Erasmus+, il programma dell’UE a sostegno dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport in Europa. L’edizione 2024 del Programma promette di essere più verde (aumento del budget e del contributo per i viaggi sostenibili) e più inclusiva (aumento del contributo finanziario per l’adeguamento all’inflazione).
Con un budget di 4,3 miliardi di euro per il prossimo anno, Erasmus+ continuerà a sostenere le esperienze transnazionali dei giovani in contesti formali (scuole, università e formazione professionale) e non formali. Il programma offre anche opportunità per studenti e giovani adulti, educatori e personale di organizzazioni giovanili e sportive.
Nel 2024, il programma offrirà maggiori incentivi per i viaggi sostenibili. Dal 2024 sarà presentata come opzione predefinita, e i partecipanti provenienti da aree remote, isole o luoghi con reti ferroviarie insufficienti riceveranno un’adeguata compensazione per l’utilizzo di tali modalità di viaggio sostenibili. Le attività possono spaziare dal sostegno a progetti su piccola scala a livello locale a iniziative transnazionali. Queste iniziative stanno svolgendo un ruolo importante nella transizione verde e digitale dei sistemi di istruzione e formazione.
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