Legge di Bilancio, governo non inserisce i 300 milioni in più per il contratto docenti. Valditara: “Incremento verrà fatto e senza tagli”

IFrancesco Sinopoli (CGIL) a Corriereuniv.it: “Quelle risorse sono garantite dal fondo per la valorizzazione professionale nel caso non venissero inserite in legge di Bilancio”

Questa mattina il governo Meloni ha presentato le principali misure per la legge di Bilancio: per la scuola la voce principale riguarda 90 milioni di euro per le scuole paritarie. Mancano i 300 milioni promessi dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che avrebbero dovuto incrementare il contratto docenti portando a 124 euro lordi a partire dal 2023. “Verranno comunque garantiti perché il ministero si è impegnato a usare le stesse risorse destinate alla valorizzazione professionale. E questo è scritto nell’impegno firmato dal ministero”, commenta a Corriereuniv.it il segretario di FLC CGIL Francesco Sinopoli. Ed è lo stesso ministro a confermare durante l’intervento al convegno annuale dell’Associazione Nazionale Presidi che “l’incremento fino a 124 euro ci sarà e senza nessun taglio”.

Valditara: “Non c’è Merito senza Dignità”

“Sono soddisfatto, siamo riusciti a mantenere l’impegno che avevo preso personalmente coi sindacati di portare l’approvazione del contratto in questo CdM, per sbloccare entro Natale gli arretrati, che ammonteranno a una voce media di oltre 2000 euro per dipendente, e implementare gli aumenti di stipendio, che ammonteranno a regime a una voce media di 124 euro in più a mensilità”, dichiara il Ministro Giuseppe Valditara. “Questo contratto riguarda oltre 1 milione e 200mila lavoratori del comparto scuola ed è senz’altro il più importante e quello che prevede gli incrementi maggiori da parecchio tempo. La valorizzazione dei docenti è stata da subito una missione chiara di questo Ministero: non c’è Merito senza Dignità”. Una legge di Bilancio incentrato soprattutto sul tamponamento dei rincari dell’energia per le aziende e le famiglie più in difficoltà, con 21 miliardi previsti su circa 35 totali. “In questa situazione – ha continuato il ministro in una nota -, l’attenzione del governo al sistema dell’istruzione non è tuttavia venuta meno: siamo infatti riusciti ad ottenere circa 500 milioni di incremento tabellare per il comparto scuola. Queste risorse riguardano degli snodi fondamentali, tra cui il Fondo Funzionamento delle Istituzioni Scolastiche, l’edilizia scolastica, le spese per il reclutamento del personale, le supplenze, il sistema delle scuole paritarie, il trasporto disabili e il contrasto al cyberbullismo”.

A rimetterci, quindi, è stato proprio il Merito sponsorizzato dal ministro leghista dato che il fondo per la valorizzazione professionale a questi punto è rimasto senza risorse. “Vedremo ora durante l’iter parlamentare se si potranno aggiungere altre risorse”, afferma il Ministro in un passaggio davanti ai presidi riuniti a Roma. Di questo confidano anche i sindacati. “Il ministro si è impegno nel trovare delle risorse aggiuntive che possono servire al contratto collettivo nazionale di lavoro, confido che nel dibattito parlamentare queste risorse vengano aggiunte alla legge di Bilancio”, sottolinea Sinopoli.

Legge di Bilancio: misure per i giovani

C’è pochissimo per i giovani in manovra, per lo più conferme. Rimangono anche il per il 2022 le agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36. Agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne, under 36, e per percettori di reddito di cittadinanza. In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.

LEGGI ANCHE:

Total
9
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Respirò amianto a scuola, Ministero condannato a pagare quasi 1 milione di euro per la prof morta di tumore

Next Article

Legge di Bilancio, da Quota 103 all'assegno unico per le famiglie: ecco tutte le misure

Related Posts
Leggi di più

Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta

Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera