Si allungano i tempi della legge di Bilancio in Parlamento. La seduta notturna della commissione Bilancio della Camera è andata avanti per oltre undici ore, fino alle sei e mezza di mattina, con la maggioranza e le opposizioni alla ricerca dell’intesa sulle ultime modifiche. La seduta è stata sospesa intorno alle due e mezza, a margine gli incontri tra il governo e i gruppi parlamentari hanno provato a trovare la quadra sul pacchetto degli emendamenti. Dopo sei giorni di lavori, però, non è stato approvata neppure una proposta di modifica, oltre 400 quelle accantonate.
Gli emendamenti dei relatori non sono stati depositati, si prova a costruire un accordo su un numero limitato di modifiche, già presentate dai gruppi, che saranno riformulate. Pd, 5 Stelle e Terzo Polo lamentano il dimezzamento del tesoretto di 400 milioni per gli emendamenti. L’obiettivo della maggioranza è chiudere i lavori in commissione entro le cinque del pomeriggio. Il governo punta a porre la questione di fiducia, in aula, mercoledì sera per poi richiedere la convocazione della seduta per il voto nella notte tra giovedì e venerdì. A seguire il voto finale sul provvedimento. La premier Giorgia Meloni non contempla l’ipotesi dell’esercizio provvisorio: “Mi sento di garantire che ci sarà la legge di bilancio nei tempi previsti”.
I tecnici del ministero dell’Economia hanno incontrato i gruppi parlamentari per valutare le coperture delle ultime proposte di modifica. Il Pd è in pressing su Opzione Donna, ma i margini di intervento sono stretti. Era stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a spiegare che non ci sono le risorse per intervenire. Il Terzo Polo punta su Industria 4.0, i 5 Stelle chiedono lo stralcio dell’emendamento sulle intercettazioni preventive legate alle attività di intelligence.
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