Ci sono voluti quattro giorni e parecchi bocconi di mortadella ma alla fine l’inafferrabile volpe di Ingegneria è finita in trappola e adesso potrà essere curata in un centro specializzata. Si è conclusa con un “lieto fine” l’avventura della volpe avvistata nel parco adiacente alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna. L’animale, bisognoso di cure perché affetto da rogna silvestre, si aggirava ormai da quasi una settimana nel guardino della facoltà, immortalata dagli scatti degli studenti che avevano postato sui social le immagini della volpe e che avevano spinto i vertici amministrativi dell’ateneo a rivolgersi alle forze dell’ordine per catturarla.
Dopo il primo sopralluogo, gli agenti della polizia locale della Città metropolitana di Bologna, in accordo con il Centro recupero fauna selvatica di Monte Adone, hanno infatti deciso di posizionare delle gabbie di cattura con un’esca molto particolare: mortadella.
Grazie alla collaborazione del personale della facoltà e al controllo delle gabbie, la volpe venerdì scorso è stata recuperata. L’esemplare, in condizioni critiche, è stato portato dal veterinario per le prime cure e poi affidato agli operatori del Centro recupero di Monte Adone che appena possibile lo riporteranno nel suo habitat naturale.