L’archivio di Milva, la cantante italiana celebre per la sua voce e per la sua chioma di un rosso accesso, sta per arrivare all’Università di Bologna. Il rettore Giovanni Molari e la docente Martina Corgnati, figlia della cantante, hanno firmato ieri l’accordo della donazione che vedrà approdare in Ateneo, e più precisamente nella Biblioteca delle Arti dell’Alma Mater, un archivio di rilevante interesse per lo studio dell’artista scomparsa il 23 aprile del 2021.
La Biblioteca ospiterà, quindi, una collezione importante per la storia della musica e del teatro e cioè un archivio costituito dai riconoscimenti ufficiali, le onorificenze e i premi che Milva ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera, gli spartiti e i testi di scena, le stampe relative a servizi fotografici, i telegrammi e le lettere da parte di vari mittenti. Dell’archivio fanno parte anche la collezione di vinili, cd, vhs e dvd incisi dall’artista. E ancora le onorificenze italiane e straniere ricevute, i quattro dischi d’oro e quello di platino, i premi ottenuti nelle manifestazioni canore e artistiche, la raccolta delle recensioni a dischi e spettacoli, le locandine e i programmi di sala, i materiali promozionali, nastri e bobine con registrazioni audio.
“L’Ateneo si impegnerà a valorizzare, nelle modalità più adatte, il lascito che riceviamo e a renderlo fruibile per tutti gli scopi didattici e di ricerca” ha detto il rettore Molari. “Il dipartimento delle Arti saprà custodire adeguatamente l’archivio di Milva, il luogo ideale in cui si condividono passioni, si studia e si fa ricerca. Milva inoltre torna a casa perché è qui, a Bologna, che ha vissuto da giovanissima, ed è da qui che è partita poi per andare avanti nella sua carriera” ha invece ribadito Martina Corgnati.