"La vita continua": 11 universitari superstiti a Garissa in Italia per continuare a studiare

Alcuni degli 11 giovani keniani sopravissuti alla strage all’università di Garissa giunti all’Aeroporto di Fiumicino. Studieranno in Italia, a Perugia grazie ad una borsa di studio, Aeroporto di Fiumicino, Roma, 13 gennaio 2016. ANSA/ TELENEWS

“L’importante è restare in piedi e continuare a camminare”. Nyna, 20 anni, è appena sbarcata in Italia. Fa parte del gruppetto di 11 studenti kenyani sopravvissuti alla strage dell’Università di Garissa, con il massacro da parte dei terroristi di Al Shabaab di 147 ragazzi e ragazze.

Ad accogliere Nyna e i suoi 10 colleghi universitari all’aeroporto di Fiumicino è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.  “Di fronte al terrorismo, la risposta culturale è fondamentale“, ha detto il capo della diplomazia italiana salutando gli 11 ragazzi (6 donne e 5 uomini, tutti sulla ventina), nella sala del Cerimoniale di Stato dello scalo romano.

Mi aspetto un nuovo inizio per me. Personalmente prego perché questa sia un’opportunità per il mio futuro e un motivo di ispirazione per gli altri. Non importa cosa si debba affrontare, l’importante è restare in piedi e continuare a camminare”. Così all’Agenzia Ansa ha aggiuntoNyna Kozel Nomzamo, studentessa kenyana di 20 anni”.
Gli studenti, grazie a speciali borse di studio messe a disposizione dalla Farnesina, potranno seguire i corsi all’Università per Stranieri di Perugia. Nyna appare stanca del viaggio, ma determinata. Per lei, e per i suoi compagni, oggi la vita continua. In Italia.
 

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