Non è ancora cominciata e già è in programma il primo sciopero: venerdì 15 novembre gli studenti scenderanno in piazza per chiedere più investimenti per il mondo della scuola. Ad annunciarlo è l’Unione degli Studenti che, dopo aver organizzato un flashmob sotto al Ministero dell’Istruzione venerdì scorso, alla vigilia della partenza del nuovo anno scolastico chiama alla mobilitazione per i prossimi mesi.
“La situazione delle scuole è in costante peggioramento, mentre i governi spendono in armi e guerra continuano a disinvestire sull’istruzione. Bisogna tornare ad investire sulla scuola e sul futuro delle nuove generazioni – spiega Tommaso Martelli, coordinatore del sindacato studentesco – Il ministro Valditara continua a difendere una scuola autoritaria e competitiva, che crea stress e malessere psicologico fra gli studenti. Ci sono problemi strutturali nella scuola italiana, dalla qualità delle infrastrutture scolastiche al livello dei costi del materiale scolastico”.
Rimostranze che culmineranno, come annunciato, in una grande mobilitazione prevista per il prossimo 15 novembre. “Vogliamo potere significa rivendicare un modello di scuola differente, che parta dai bisogni e dal coinvolgimento degli studenti. In risposta alle politiche del ministero e del governo ci mobiliteremo nelle piazze di tutto il Paese, a partire dallo sciopero nazionale del 15 Novembre” conclude l’Unione degli Studenti.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv
Seguici su Facebook e Instagram