Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha proposto al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico. “Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione. Il governo e il ministro dell’Istruzione sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle istituzioni”, ha spiegato Valditara che si è informato delle condizioni di salute di un insegnante, aggredito nei giorni scorsi nel Leccese da un genitore su esortazione del figlio.
L’ipotesi potrebbe essere quella di rifarsi al dl che nel novembre scorso il Parlamento aveva approvato in via definitiva con le misure per contrastare la violenza sui professionisti sanitari, prevedendo l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari e dei loro ausiliari e per il reato di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria.
Accoglienza positiva dai presidi
La stessa norma ora potrebbe essere valutata per chi colpisce gli insegnanti. Una multa, da 500 a 10mila euro, è già prevista dalla legge voluta lo scorso anno da Valditara per chi aggredisce docenti, dirigenti e personale. Che nei procedimenti possono venir difesi dall’Avvocatura dello Stato. Oltre a Nordio, Valditara ha telefonato al dirigente scolastico Salvatore Negro per informarsi sulle condizioni di salute del professor Sergio Manni, aggredito nei giorni scorsi da un genitore su esortazione del figlio all’istituto Bottazzi di Casarano, in provincia di Lecce.
La stretta annunciata trova il plauso dell’Associazione nazionale dei presidi: “Si tratta di una iniziativa che va nella direzione da noi richiesta qualche tempo fa”, sottolinea il presidente Antonello Giannelli. “I dirigenti scolastici, i docenti e il personale Ata non possono più essere oggetto di aggressioni e violenze divenute negli ultimi anni sempre più frequenti”.
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