La proposta del ministro Carrozza per le vacanze: “Meno compiti e più visite ai musei”

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“Ragazzi chiedete ai professori di darvi meno compiti” – E’ questa la ricetta del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, che ieri ha tenuto un discorso a Pisa davanti a più di 2.000 studenti.

L’occasione era una manifestazione contro l’abuso di alcol tra i giovani. “Chiedete di farvi dare più letture – ha aggiunto il ministro – perché leggere un libro significa avere consapevolezza nei confronti della cultura e può essere un gesto d’evasione importante per la crescita degli individui senza ricorrere a scorciatoie come lo sballo per sentirsi più grandi o stare meglio insieme agli altri”. Le parole del ministro sono state accolte da un boato tra i presenti.

Un consiglio, quello del ministro, che riapre il dibattito intronro al tema dei compiti per la vacanze, da tempo al centro dell’attenzione in occasioni simili. E pare che la Carrozza non sia sola nelle sue battaglie: anche il presidente francesce Francois Hollande, tempo fa, aveva criticato l’eccesso dei compiti a casa durante i periodi di vacanza.

Anche negli Stati Uniti la discussione è al centro dell’attenzione, anche se pare di andare in controtendenza. La National Education Association americana raccomanda di assegnare agli studenti un carico di compiti a casa crescente, con la regola dei “dieci minuti”. In prima classe, i compiti devono impegnare per soli 10 minuti, che diventano 20 in seconda. E così via, fino a due ore per i maturandi. Una tabella che il New York Times ha sbattuto in prima pagina. Una ricerca della Johns Hopkins University di Baltimora difende invece i compiti durante le vacanze: il 66% degli insegnanti – sostiene – impiega a settembre almeno tre settimane di ripasso per riportare i ragazzi agli standard dell’anno prima.

Meno compiti, ma più visite ai musei e ai concerti. “Credo – conclude Maria Chiara Carrozza – che le vacanze di Natale siano il momento ideale per visitare le città d’arte, le mostre e i musei preparandosi bene, leggendo e approfondendo il contesto storico e culturale nel quale sono inserite. Raccomando anche di andare a seguire concerti, di ascoltare la musica classica e contemporanea. In generale le vacanze sono un momento ideale per leggere romanzi e anche per riflettere sulle scelte da compiere, soprattutto per i ragazzi che si trovano negli ultimi anni dei corsi di studi e devono scegliere i loro percorsi futuri”. Come a dire: più che pensare ai compiti – che pure sono importanti – guardate alla vita.

Raffaele Nappi

 

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