Fuori i dottorandi cinesi dalle università perché potrebbero essere spie del governo di Pechino. È quanto sta succedendo in Germania dove la Fau, l’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga, ha deciso di non ammettere più dottorandi in arrivo con una particolare borsa di studio se provengono dalla Repubblica popolare cinese. Il motivo? Un possibile pericolo di spionaggio che rimanda ai periodi della Guerra Fredda tra Urss e Stati Uniti anche se la motivazione nel caso tra Germania e Cine riguarderebbe l’utilizzo di brevetti tecnologici nel campo militare.
La misura è in vigore dall’inizio giugno e non si applica in generale a tutti gli studenti cinesi, ma solo a quelli che sono finanziati completamente dal Csc – Chinese scholarship council. Si tratta solitamente di borse di studio per dottorato. A riportare la notizia sono stati Handeslbatt e altri media.
Il Csc dipende dal ministero dell’Istruzione di Pechino. La scelta dell’ateneo bavarese nascerebbe da una verifica da parte del Bafa – Ufficio federale tedesco per l’economia e il controllo delle esportazioni, che vigila sul rispetto delle restrizioni all’esportazione di beni, software e tecnologie sensibili, in particolare di prodotti a uso militare. Questa verifica avrebbe sensibilizzato la Fau in merito alla necessità di una maggiore attenzione.
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