La circolare sulla maturità ferma nelle sabbie mobili del Parlamento. Presidi in allarme: “Ritardo di un mese per la formazione delle commissioni”

Non è stata ancora inviata alle scuole la circolare del Ministero dell’Istruzione sull’esame di maturità che partirà il 22 giugno 2022. Il documento è fermo nelle Commissioni Cultura di Senato e Camera in attesa di un parere (mai richiesto prima). Rispetto agli anni scorsi c’è già un mese di ritardo.

Un ritardo che rischia di produrre l’ennesimo grattacapo per i presidi: è quello che sta riguardando la circolare del Ministero dell’Istruzione sulla maturità 2022 che da settimane pare essersi fermata nelle sabbie mobili del Parlamento (seguendo una procedura mai utilizzata fino ad aggi). Da tempo, infatti, i dirigenti scolastici sono in attesa del documento ufficiale che dia loro il via libera alla formazione delle commissioni di maturità. Un’operazione che negli anni passati era una consuetudine già abbondantemente esaurita a fine gennaio, ma che stavolta fatica a decollare. In assenza della circolare i presidi sono costretti a restare alla finestra ed aspettare novità che però non potrebbero arrivare a breve.

Prima di diventare definitiva e che quindi il Ministero possa procedere con la sua pubblicazione ufficiale si aspetta il parere delle Commissioni Cultura di Senato e Camera dove il documento si trova attualmente. Parere che potrebbe, dicono i ben informati, potrebbe non arrivare nemmeno alla fine di questa settimana facendo segnare così almeno un mese di ritardo sulla tabella di marcia tenuta fino ad oggi.

“Già la scorsa settimana – ha spiegato al quotidiano la Libertà di Piacenza, la preside dell’Istituto Volta di Castelsangiovanni, Simona Favari – avevo calendarizzato i consigli di classe perla definizione delle commissioni, che sono stata costretta a sospendere. La perdurante assenza di questo documento esplicativo ha altre ricadute tra cui quella di avere, le scuole, la necessità di finalizzare la preparazione dei ragazzi sulle discipline destinate all’orale. Stiamo cercando di tranquillizzare gli studenti, ma questa attesa genera tensioni e senso di incertezza che in questa fase non ci fa bene”.  

Ma oltre alle difficoltà dei presidi c’è anche l’incognita che riguarda gli studenti che il 22 giugno saranno alle prese con la prima prova scritta. Anche se si conoscono le anticipazioni uscite nelle ultime settimane, il risultato ad oggi è che ormai alle porte del mese di marzo i maturandi non hanno ancora nessuna certezza sull’esame che dovranno sostenere a giugno.

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